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Attualità Paderno d'Adda / Stallazzo

L'Adda fonte di risorse e ricchezza per il territorio lecchese

Anche l'europarlamentare Pietro Fiocchi al convegno "Biodiversità e recupero dei corsi d'acqua". «Speriamo di accedere ai fondi europei per il recupero ambientale»

L'importanza dell'Adda per il territorio, nel passato, nel presente e nel futuro. Se ne è parlato martedì 30 giugno nella caratteristica cornice del "Ristoro Stallazzo" lungo l'alzaia di Paderno d'Adda in una conferenza organizzata dall'europarlamentare Pietro Fiocchi (Gruppo Ecr - Fratelli d'Italia) dal titolo "Biodiversità e recupero dei corsi d'acqua - un progetto europeo".

Il convegno, dopo i saluti introduttivi da parte dell'Amministrazione comunale di Paderno d'Adda nella persona dell'assessore Valentino Casiraghi, del vicepresidente del Parco Adda Nord Alessandro Chiodelli e del presidente della Cooperativa Sociale Solleva Luigi Gasparini, si è svolto con la moderazione del giornalista Marcello Villani che ha presentato i relatori al pubblico presente, tra cui molti rappresentanti delle istituzioni locali.

L'incontro è stato aperto da Erika Grandi, consulente storico-ambientale, che prendendo spunto dalle celebri parole dei "Promessi Sposi" di Alessandro Manzoni ha descritto l'ecosistema dell'Adda, soffermandosi sulle particolarità della conformazione geografica nei suoi aspetti paesaggistici naturali e antropici.

L'onorevole Fiocchi chiede fondi per la prevenzione del dissesto idrogeologico

In seguito Cristian Bonomi, referente scientifico dell'Ecomuseo Adda di Leonardo Da Vinci, ha proseguito il discorso introduttivo della dottoressa Grandi, soffermandosi sugli aspetti culturali della valle abduana. In particolare ha sottolineato il ruolo del fiume Adda e poi dei navigli nello sviluppo culturale del territorio, un elemento di continuità che lega secoli di storia, dai riti celtici alle moderne opere ingegneristiche. Continuità e legame ben riassunti nella frase "l'Adda unisce le terre che divide".

Fiorenzo Mandelli, nella sua veste di curatore della Chiesina della Rocchetta, ha descritto l'opera di recupero nata dall'incontro con Luigi Gasparini e la nascita della cooperativa Solleva che ha permesso di restituire l'area dei navigli ai cittadini della Valle dell'Adda e ai numerosi turisti tornati di riscoprire le bellezze del territorio. Il duro lavoro è stato raccontato anche da alcune foto documento.

L'acqua per produrre energia

In ultimo Vittorio Alberganti, professionista in progettazione di impianti elettrici, ha coinvolto il pubblico presente con un intervento molto appassionato sulle vicissitudini storiche delle conche dell'Adda, con particolare riguardo all'aspetto di archeologia industriale e al certosino lavoro svolto per ricostruire il passato utilizzo delle acque del fiume per la produzione di energia elettrica. Con documenti unici ha ricostruito lo sviluppo ingegneristico che ha caratterizzato questo territorio tra fine Ottocento e Novecento. In conclusione ha presentato un progetto di recupero delle centraline idroelettriche che permetterebbe di alimentare le strutture presenti, e sarebbe in grado di autosostenersi dopo un brevissimo lasso temporale.

Network per valorizzare la biodiversità

Al termine l'onorevole Pietro Fiocchi ha avuto il compito di concludere la conferenza, ritenuta molto interessante poiché ingegnere e appassionato di storia, e sicuramente considerata come un primo passo per gettare le fondamenta di un possibile network in grado di valorizzare la biodiversità dei luoghi e il recupero delle strutture presenti, sia dal punto di vista turistico che ambientale.

In particolare ha descritto le intenzioni della commissione Ambiente di cui fa parte, che presieduta dall'onorevole Sinkevicius sta per intraprendere un percorso che dovrebbe portare alla riqualificazione di 25mila chilometri di fiumi europei, auspicando che il lavoro virtuoso di tutti i soggetti presenti alla conferenza potranno far sì che anche il fiume Adda possa accedere e giovare dei fondi che saranno stanziati per il recupero ambientale.

In particolare ha voluto sottolineare l'importanza e la speranza di riuscire a coinvolgere diversi enti pubblici e privati su un progetto ampio per il recupero di una grossa porzione dell’Adda. Al termine della conferenza si è svolto un momento conviviale presso il Ristoro Stallazzo.

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