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Martedì, 23 Aprile 2024
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"Aiutiamoci", presentati i dati sulla raccolta fondi da quattro milioni: «Ma non fermiamoci qui». Dagli Alpini i termoscanner

Paolo Favini, Direttore Generale dell'Asst Lecco, ha moderato l'incontro con i rappresentanti del Comitato d'Indirizzo: illustrati i progetti di "Aiutiamoci 2.0" della Fondazione Comunitaria del Lecchese

L’Asst di Lecco, in collaborazione con le municipalità di Lecco e Merate, insieme alla Fondazione Comunitaria del Lecchese Onlus, all’Ordine provinciale dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Lecco (OMCeO) e alla Conferenza dei Sindaci del Distretto socio-sanitario della provincia di Lecco, ha rendicontato le donazioni ricevute in favore dell’emergenza Covid-19 e ha descritto le azioni prossime relative al Fondo “Aiutiamoci 2.0”, istituito per sostenere il territorio nell’importante sfida della riapertura dei servizi socio-sanitari ed educativi.

La comunità si è stretta nei difficili mesi dell’emergenza Covid-19 intorno ai propri presidi sanitari dimostrando il proprio affetto e una continua vicinanza attraverso donazioni in denaro e beni che si sono dimostrati preziosi per l’attività di cura e di assistenza. Le risorse raccolte con la campagna “Aiutiamoci” sono state spese direttamente dalla Fondazione Comunitaria del Lecchese per acquisti di materiale e attrezzature sotto il controllo del Comitato di indirizzo del fondo e secondo i bisogni dell’Asst di Lecco. Grazie Associazione Nazionale Alpini sezione di Lecco, inoltre, sono stati donati due termoscanner, installati agli ingressi delle hall di ospedale "Manzoni", a Lecco, e "Mandic", a Merate.

P.O. LECCO

P.O. MERATE

TOTALE

DONAZIONI IN DENARO

735.971,49

304.844,85

1.040.816,34

DONAZIONI BENI DUREVOLI

1.842.330,46

706.397,68

2.548.728,15

DONAZIONI BENI DI CONSUMO

303.021,53

95.456,51

398.478,04

TOTALE DONAZIONI AL 30/06

2.881.323,48

1.106.699,04

3.988.022,52

«La popolazione lecchese è stata veramente vicina al personale durante la terribile battaglia che è stata affrontata - ha introdotto il Dott. Paolo Favini, Direttore Generale dell'Asst Lecco -. Sono state eseguite raccolte fondi di vario genere. Non dimentico anche il personale tecnico e amministrativo, di supporto fondamentale a quello sanitario. Mi fa piacere vedere che sono state raccolte offerte da ottomila cittadini, che sole sei associazioni hanno raggruppato 3.800 donatori e che 4.557 cittadini hanno permesso di aumentare e migliorare le dotazioni dell’ospedale, che resteranno realtà permanente nella realtà dell’Asst Lecco. Abbiamo dimostrato di essere una grande azienda, con dei lavoratori forti e impegnati, che hanno saputo dare una risposta immediata a tutti i problemi che abbiamo dovuto affrontare. I sindaci hanno favorito l’aggregazione delle varie componenti. Le donazioni sono state indirizzate verso l'acquisto di attrezzature ad alta specializzazione, ma che resteranno nella struttura dell’ospedale anche al termine dell’emergenza, oltre che di pronto uso».

Rendiconto campagna aiutiamoci 1.0 fondazione comunitaria del lecchese-2

«C’è stata la sperimentazione di un modello di gestione, con la condivisione della campagna informativa e, soprattutto, delle destinazioni - ha illustrato Virginio Brivio, sindaco di Lecco -. Tanti donatori, ottomila persone, si sono fidati della Fondazione. C’è stata un’esperienza drammatica come quella del covid, mentre oggi è in corso un aggiornamento delle mission. Aldilà delle rendicontazioni formali, bisogna tenere ben presenti gli indirizzi dei ringraziamenti anche per il prossimo futuro. Noi, come sindaci, abbiamo presidiato il dialogo con le Amministrazioni, importante ed efficace, e non mancheranno le sfide anche per noi. Abbiamo conosciuto meglio le professionalità, come quella con il dott. Ravizza. Quando si torna alla normalità rimangono dei criteri comuni per operare, inoltre l’apertura di fiducia va coltivata oltre l’emergenza»

«Oggi si chiude la fase 1 della raccolta fondi, una straordinaria esperienza cui abbiamo aderito fin dall’inizio con entusiasmo - ha aggiunto Massimo Panzeri, sindaco di Merate -. La risposta del territorio è stata sin da subito importante, una volta di più è stato capace di fare gruppo. Nessuno, dal minore a maggiore donatore, ha lesinato sforzi per contribuire a superare la situazione drammatica in cui ci siamo trovati. Dalle crisi nascono grandi opportunità e bisogna saperla cogliere, perchè il lavoro comune produce risultati: dovevamo far fronte a uno tsunami e, di conseguenza, abbiamo fatto squadra. Con questa formula abbiamo destinato immediatamente le risorse raccolte grazie alla collaborazione con l’Azienda Ospedaliera, sapendo impegnare quattro milioni abbondanti di fondi raccolti con cadenza quasi settimanale, garantendo la massima trasparenza. La raccolta è andata oltre le aspettative iniziali, quindi è stata migliorata la dotazione strumentale id ogni presidio. Chiudiamo questa fase con dei doverosi ringraziamenti, ma ora l’attenzione si sposta dai presidi al territorio e dobbiamo continuare a tenere questa linea condivisa dal gruppo, che mi auguro non si disperda».

«Una varietà di donatori eclettica»

Mario Romano Negri, Presidente della Fondazione, ha parlato del ruolo del ventennale ente: «Un doveroso ringraziamento agli oltre 8.500 donatori che hanno raccolto la nostra proposta. La varietà dei donatori è stata eclettica, dalle aziende al piccolo individuo, fino ai gruppi degli immigrati e a quelle dall’estero, passando per le associazioni locali. Abbiamo accorciato al minimo i tempi tecnici per raccolta, acquisizioni e pagamenti, mentre dal punto di vista informativo abbiamo quotidianamente aggiornato su quella che era la destinazione dei fondi. La Fondazione ha cercato di spingere sempre su una visione molto più ampia, catalizzatore e momento di sintesi in cui tante componenti della società si trovato per affrontare i problemi impellenti e molto gravi che si presentano. Devo ringraziare anche Kapriol per il supporto, oltre a Paolo Dell’Oro, Marta Greppi, i tre volontari instancabili che si sono quotidianamente dedicati alla causa. Siamo sempre pronti a ricoprire questo ruolo di collante a vent’anni dalla nostra nascita».

Pierfranco Ravizza, Presidente Ordine dei Medici, ha toccato con mano le esigenze di chi era sul campo: «Sono il garante dell’attività dei medici sul territorio e devo occuparmi di tutto quello che devono fare i dottori di ogni ordine e grado. Le varie realtà devono imparare a lavorare insieme: la Fondazione ha da dato un esempio fantastico, meraviglioso con le sue componenti di volontariato e assistenziali, oltre che dei cittadini, esprimendo un apporto rapido. Non credevo a quello che stava accadendo di fronte all’efficienza di questo intervento e l’invito è quello di mantenere la forza di coesione tra le varie attività, con la massima razionalizzazione delle risorse: 1+1 può fare anche 3 se le cose vengono svolte bene, rinunciando a delle forme di campanilismo».

La Dott.ssa Maria Grazia Colombo, Direttore Amministrativo dell'Asst Lecco, ha gestito i quattro milioni di euro arrivati dalle varie fonti: «Abbiamo gestito le donazioni in modo trasparente e per incontrare le necessità del periodo, tenendo l’attenzione sulla rendicontazione di questi denari che sono arrivati, definendo, in modo oculato, l’acquisto delle apparecchiature necessarie. Insieme a Paolo Dell’Oro abbiamo stabilito insieme una procedura per far si che non ci fossero intoppi, risultata essere efficiente e in grado di evitare problemi. Gli Alpini, tramite il Presidente Magni, hanno acquistato i termoscanner destinati ai due ospedali, inoltre ci sono stati donati dei gazebo per alleggerire l’attesa dei cittadini. La nostra rendicontazione è al centesimo, ci sono tutti i donatori e l’importo, i file stessi sono disponibili».

Le somme raccolte con la campagna raccolta fondi “Aiutiamoci” destinate a favore dell’Asst di Lecco ammontano complessivamente a € 2.441.953,00; di queste €. 2.034.410,00 si riferiscono a beni, apparecchiature sanitarie e dispositivi di protezione individuale consegnati e collaudati alla data del 30/06/2020. La restante quota di €. 407.543,00 si riferisce a beni e apparecchiature sanitarie che sono in corso di consegna sui Presidi Ospedalieri di Lecco e di Merate.

P.O. LECCO

P.O. MERATE

TOTALE

DONAZIONE DI BENI RICEVUTI AL 30 GIUGNO 2020

1.532.723,25

501.686,75

2.034.410,00

DONAZIONE DI BENI IN CORSO DI CONSEGNA

224.444,84

183.098,16

407.543,00

TOTALE DONAZIONI A FAVORE DELLA ASST DI LECCO

1.757.168,09

684.784,91

2.441.953,00

«Complessivamente la campagna “Aiutiamoci” ha raccolto 4milioni di euro, ma la campagna prosegue con “Aiutiamoci 2.0” e si rivolge al territorio - ha spiegato Paolo Dell'Oro, segretario della Fondazione che ha tenuto i contati con la stampa -. Sono già pervenute donazioni istituzionali per un milione e cinquantamila euro. Il territorio ha espresso valori per oltre cinque milioni di euro complessivi, un dato che ci deve far essere orgogliosi. L’Asst ha presentato la lista delle priorità, poi sottoposta al Comitato d’Indirizzo, che ha validato l’elenco. Le fatture, invece, sono provenute alla Fondazione, che ha provveduto al pagamento; ora è previsto l’adempimento formale della donazione all’ospedale. Uno degli ultimi determinati (50mila euro) è in favore della cooperativa Cosma, che sta avviando un progetto di medicina territoriale tramite cui si va ad accudire il paziente cronico direttamente al suo domicilio. Ci sono donazioni non economiche, ma che, come quella della ditta Kapriol, hanno dato un enorme aiuto: anche ora, dopo la riapertura, per tre pomeriggi a settimana ci garantiscono la consegna dei dispositivi ai 140 centri estivi del territorio. 63 automobili guidate dai volontari, inoltre, sono state dotate dei divisori protettivi. La fase 2 delle donazioni avverrà tramite bonifico o tramite la piattaforma forfunding.it messa a disposizione da Intesa Sanpaolo».

Guido Agostoni, Presidente del Distretto di Lecco, ha aggiunto: «Rappresentiamo tutti comuni della nostra provincia. Proprio all’inizio di “Aiutiamoci” il Distretto è stato subito concorde, ma andiamo oltre. La fase 2, della ripartenza, ha coinvolto da subito una realtà importante come Lario Reti, che ha devoluto 400mila euro di potenziali dividendi alla Fondazione; la stessa cosa vale per il Distretto di Lecco dei tre ambiti (Lecco, Merate, Bellano) che ha destinato la medesima cifra. Abbiamo aiutato la ripartenza con i centri estivi: abbiamo raccolto 141 progetti (71 lecco, 41 Merate, 29 Bellano), con il coinvolgimento di oltre settemila ragazzi. I costi per la gestione sono stati maggiori rispetto agli anni precedenti, non era pensabile poter gravare tutto sulle rette, tante famiglie non avrebbero potuto sostenere i costi. La ripartenza di tutte le attività socio-sanitarie è coinvolta in questo processo, non sono quella dei centri estivi. Chiedo un supplemento di generosità, stiamo ancora lottando in questa fase di ripartenza».

Il cuore degli Alpini

«Questa famiglia, non solo un’Azienda, ha fatto una grande impresa - ha concluso Marco Magni, Presidente degli Alpini di Lecco -: nel periodo del lockdown alcuni dei nostri lavoravano e altri erano in casa, tanti di loro mi hanno chiamato per chiedermi se ci fosse bisogno del loro aiuto. Il dialogo con Virginio Brivio ha permesso di organizzare un incontro con la Fondazione e di raccogliere 90mila euro con il contributo dei 71 gruppo sul territorio, per 5.500 soci, oltre alla donazione di una signora dalla Germania. Noi ci mettiamo sempre a disposizione quando si ha bisogno: noi siamo “Accanto alla vita sempre”, come detto dal nostro Beato don Luigi Gnocchi. Per noi i medici e il personale tecnico sono stati concretamente sull’attività, ventiquattro ore su ventiquattro e qualcuno ha anche dato la sua vita per questo».

Oltre ai versamenti effettuati sul conto della Fondazione, la Sezione ANA di Lecco ha contribuito in modo importante anche con i due principali siti ospedalieri di Lecco e Merate nell’installazione di impianti di telecamere termografiche, uno in ogni sito ospedaliero.

Ospedale “A Manzoni” di Lecco:

Installazione di un sistema che si basa su una telecamera termografica a Dual IP con rilevamento facciale e misurazione della temperatura corporea, insieme ad un sistema di calibrazione. L'elemento di calibrazione emette una precisa radiazione infrarossa in modo costante, che la telecamera cattura e prende come riferimento, rimanendo sempre calibrata. In questo modo il sistema di misurazione raggiunge una precisione fino a + 0,3°C un rilevamento della febbre con altissima precisione nelle zone con maggiore affluenza di persone, raggiungendo rilevamenti da 3 a 4 metri di distanza. Questo impianto installato dalla ASS Elettronica di Valmadrera è stato offerto dalla Sezione ANA di Lecco con un contributo pari a € 10.000,00 costo totale dell’impianto.

Ospedale “Mandic” di Merate:

Il sistema di rilevamento temperatura corporea si compone dei seguenti apparati:

  1. Telecamera dual vision (Termica + Standard) per la misurazione della temperatura e l’individuazione delle sagome. Non viene richiesta stasi delle persone in transito e la segnalazione avviene In tempo reale.
  2. Armadio di comando (dim. 400x400x200mm) da installare in prossimità della postazione utente di visualizzazione contenente: gli apparati attivi per la gestione e la trasmissione dei dati rilevati.
  3. Monitor da 24” risoluzione 1920x1080px per visualizzazione immagini e allarmi. Questo impianto è stato installato, grazie all’interessamento della Sezione ANA di Lecco, grazie alla sensibilità del Sig. Milani Oreste della Milani Giovanni SpA Impianti Tecnologici con sede ad Osnago, che ha deciso di donare all’ospedale l'impianto a titolo completamente gratuito.

Entrambe gli impianti risultano tuttora funzionanti. 

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