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Malgrate: iniziato il taglio dei dodici alberi. Malgrate Futura: «Giustificazioni assurde»

Il progetto di riqualificazione del lungolago prevede la sostituzione con dei platani: il costo dell'opera si avvicina al milione di euro

Dopo giorni di protesta, virtuali e per strada, è inizato il tanto contestato degli alberi sul lungolago di Malgrate. Il sesto lotto del progetto di riqualificazione, infatti, prevede la rimozione dei pini marittimi e il posizionamento dei platani: «Questi pini sono sani e sono lì da cinque decadi, non possono essere tagliati sulla scorta di un progetto presentato ormai dieci anni fa», hanno lamentato gli attivisti, che hanno lanciato su Change.org la parte "virtuale" della loro protesta. Note anche le ragioni della maggioranza che supporta il sindaco Flavio Polano: dire "no" oggi vorrebbe rinunciare al contributo regionale da quattrocentomila euro che è stato assegnato ormai da un anno.

«Questa giunta è moralmente responsabile del taglio di questi alberi, sani e bellissimi, che da 50 vivevano fronte lago, dando riparo a specie animali e facendo ombra agli esseri umani», ha lamentato Malgrate Futura, gruppo consigliare di minoranza che ha fatto sua la causa di Legambiente, WWF e Coordinamento Lecchese Rifiuti Zero.

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