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Brivio e Usuelli: «Per i test sierologici lasciamo fare a Regione e Ats»

La presa di posizione del sindaco di Lecco e del presidente della Provincia: «Su questo tema delicato ci siamo confrontati con il Prefetto e con i vertici di Ats e Asst. Ci sentiamo di invitare i Comuni a non prendere iniziative autonome»

«Sul tema delicato dei test sierologici, ci siamo confrontati con il Prefetto di Lecco e con i vertici di Ats e Asst e ci sentiamo di invitare i Sindaci a non prendere iniziative autonome». Questa la presa di posizione espressa questa mattina dal presidente della Provincia di Lecco Claudio Usuelli e dal sindaco di Lecco Virginio Brivio in merito all'opportunità o meno di procedere con i testi sierologici sui cittadini. 

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«Regione Lombardia e Ats hanno già scritto a tutti i sindaci, spiegando puntualmente i motivi per i quali i test non sono ancora stati fatti e assicurando che partiranno la prossima settimana, con un percorso graduale a partire dalle situazioni di maggior rischio o su cui le verifiche possono essere più opportune - commentano Usuelli e Brivio -​ Occorre dunque attenersi alle indicazioni e ai programmi emanati da Regione e Ats, anche nell’ottica di tutelare i cittadini, garantendo la massima qualità e la standardizzazione dei test attraverso l’utilizzo di metodi certificati, validati e confrontabili. Solo in questo modo si potrà garantire un intervento coordinato, evitando azioni frammentarie che potrebbero creare criticità gestionali».

Il 23 aprile una riunione anche sul delicato tema RSA

In merito al tema, il presidente del Consiglio di rappresentanza dei Sindaci Ats Brianza Flavio Polano e il componente lecchese Alessandra Hofmann hanno informato Comune di Lecco e Provincia che il prossimo 23 aprile si terrà una riunione con Ats Brianza in cui si parlerà dei test sierologici, insieme ad altri argomenti quali la questione delle RSA.

«I Sindaci stanno dando prova di grande disponibilità e spirito di servizio, restando sulla prima linea del fronte per gestire al meglio questa situazione di straordinaria emergenza - concludono Usuelli e Brivio - ma ognuno deve fare la propria parte di competenza, senza prendere iniziative personali e autonome che potrebbero solo generare confusione e smarrimento».

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