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Ordinanze comunali, regionali, decreti: quando l'unica certezza è restare a casa

Sabato numerosi Comuni hanno adottato provvedimenti con misure più stringenti ma visioni diverse su alcune restrizioni, poi è arrivato quello di Fontana (e in serata la stretta nazionale sulle attività)

Da sabato sono scattate nuove e più stringenti misure per far fronte all'emergenza Coronavirus. Prima l'ordinanza della Regione firmata dal governatore Attilio Fontana, in serata l'annuncio del Decreto del presidente del Consiglio Giuseppe Conte valido su tutto il territorio nazionale. Alcuni Comuni del Lecchese, però, si erano già "messi in proprio" adottando ordinanza valide entro i propri confini di concerto con la Prefettura.

È il caso di Brivio, dove il numero di contagiati sabato è salito a otto. Il sindaco Federico Airoldi aveva firmato sabato, anticipando Fontana, un provvedimento con cui vieta «ogni attività fisica all'aperto, anche individuale, come jogging, corsa, camminata, ciclismo, atletica». Vietato anche «sostare in tutte le aree pubbliche o private, compresi gli spazi condominiali». Cani al guinzaglio per i bisognini? Sì, ma «non oltre i cento metri di distanza dall'abitazione». Airoldi ha annunciato per oggi nuove misure più stringenti.

Coronavirus, il punto. In Lombardia oltre cinquecento vittime in un giorno, nel Lecchese ottocento contagiati 

A Olgiate Molgora, dove i casi sono 15 con altre 16 in quarantena, il sindaco Giovanni Battista Bernocco sabato ha disposto quanto segue: «La conferma della chiusura al pubblico del cimitero comunale, l'obbligo della sospensione immediata di tutte le tipologie di gioco lecito che prevedono vincite in denaro nei locali dove si svolgono attività miste (bar, tabacchi, sale gioco), il divieto di accesso a sentieri, mulattiere o percorsi escursionistici su tutto il territorio comunale, la chiusura della casetta dell'acqua e dei distributori di latte, il divieto di accesso al pubblico nei parchi, nelle aree verdi e aree gioco e ai giardini pubblici. Non è inoltre più consentito svolgere attività ludiche e ricreative all'aperto, mentre è possibile svolgere individualmente attività motoria entro i 200 metri dalla propria abitazione, purché nel rispetto della distanza minima di almeno un metro da ogni altra persona. Gli animali d'affezione potranno essere accompagnati fuori dalla propria abitazione per esigenze fisiologiche entro e non oltre i 200 metri di distanza dalla propria abitazione».

A Bellano, dove l'incremento di positivi al Covid-19 è forte, 15, con altri 10 in isolamento, il sindaco Antonio Rusconi ha disposto un'ordinanza con le stesse misure restrittive. A Valgreghentino invece l'ordinanza lascia aperta la possibilità di effettuare attività all'aperto «entro i 200 metri dall'abitazione». Un provvedimento che, però, in teoria dovrebbe essere superato dall'ordinanza regionale che invece lo vieta. I cittadini, frastornati dalla tempesta di provvedimenti a cascata, si chiedono cosa sia possibile fare. La risposta è semplice: stare a casa.

Confcommercio: «Gioco, invitiamo gli operatori a verificare i divieti»

Le disposizioni, sia comunali sia regionali, riguardano anche alcune attività commerciali per quanto concerne il punto legato al tema dei giochi. Esempio, punto numero 2 nell'ordinanza del sindaco di Lecco Virginio Brivio: «Gli esercizi nei cui locali, nei periodi ordinari, si svolgono attività miste (a titolo esemplificativo e non esaustivo: bar, tabacchi, sala giochi) sono autorizzati a svolgere e consentire esclusivamente le attività consentite dal Dpcm 11 marzo 2020 e hanno l'obbligo della sospensione immediata di tutte le tipologie di gioco lecito che prevedono vincite in danaro (a titolo esemplificativo e non esaustivo: new slot, gratta e vinci, 10 e lotto) fino al 3 aprile 2020». Vietati i giochi leciti che prevedono vincite di denaro e anche la vendita di gratta e vinci (o similari) nei locali che possono restare aperti per erogare altri servizi (tipo i tabaccai).

«Sono diversi i Comuni che nella giornata di ieri hanno diffuso simili ordinanze che stabiliscono lo stop a tutte le tipologie di gioco lecito - spiegano da Confcommercio Lecco - Invitiamo quindi gli operatori associati a verificare l'esistenza di eventuali divieti aggiuntivi rispetto ai diversi Dpcm che si sono susseguiti».
 

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