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Coronavirus, approvato il nuovo decreto economico: ecco tutte le misure per dare liquidità alle imprese

Rinvio delle tasse, credito di imposta per le mascherine ma anche garanzie sui prestiti. Decisioni anche per quanto riguarda l'anno scolastico

Si è tenuto lunedì 6 aprile 2020 il consiglio dei ministri forse più atteso dall'inizio dell'emergenza coronavirus. Si tratta infatti della riunione di governo cui guardano imprenditori e commercianti per capire su quali basi e aiuti economici potranno contare quando, contenuta l'epidemia di Covid-19, potrà iniziare la fase 2, quella delle convivenza con il virus e durante la quale l'Italia potrà lentamente e con prudenza, ripartire.

  • con il decreto approvato viene data una liquidità immediata per 400 miliardi di euro alle imprese, 200 miliardi per il mercato interno e altri 200 per l'export;
  • in particolare lo Stato si farà garante del 100% dei prestiti fino a 25mila euro;
  • sono stai sospesi i pagamenti fiscali anche per i mesi di aprile e maggio;
  • a tutela degli asset strategici nazionali contro le scalate ostili, è stata estesa la golden power al settore finanziario, creditizio, assicurativo, a energia, trasporti, acqua, salute, sicrurezza alimentare, cybersicurezza, robotica;
  • per quanto riguarda la giustizia è stato esteso lo stop alle udienze non urgenti e della sospensione dei termini fino all'11 maggio;

Con un decreto scuola è stato messo in sicurezza l'anno scolastico modificando l'esame di maturità. Non veranno invece aggiornate le graduatorie d'isituto dei precari.

++ in aggiornamento: il consiglio dei ministri è terminato alle 20:00, in diretta la conferenza stampa ++

Decreto coronavirus, che cosa è stato deciso

All'ordine del giorno del consiglio dei ministri di oggi c'erano le misure urgenti in materia di accesso al credito e rinvio di adempimenti per le imprese. Secondo quanto si apprende da fonti del Ministero dello sviluppo economico il governo ha trovato la quadra stabilendo di garantire per le piccole e medie imprese (fino a 499 dipendenti, ndr) ma anche per professionisti:

  • 100% dei prestiti fino a 25 mila euro senza alcuna valutazione del merito di credito;
  • 100% fino a 800.000 euro senza valutazione dell'andamento dell'azienda, di cui 90 dallo Stato e 10 da Confidi;
  • 90% fino a 5 milioni di euro senza valutazione dell'andamento dell'azienda. 

In particolare, come spiegato dal ministro dell'economia Roberto Gualtieri in conferenza stampa, i prestiti garantiti dallo Stato potranno arrivare fino al 25% del fatturato delle imprese o al doppio del costo del personale.

"Le garanzie saranno erogate con un sistema molto semplice, diretto al sistema bancario attraverso Sace. Le condizioni saranno moto chiare, semplici, e ci saranno alcune condizionalità limitate tra cui quella di non poter erogare dividendi".

Il nuovo strumento operativo previsto da Sace sarà operativo "in pochi giorni" attraverso il sistema bancario.

Per erogare liquidità a pmi e autonomi è già operativo il "fondo centrale di garanzia" con un mero automatismo: alla banca sarà necessario presentare solo la partita iva e la certificazione del pagamento delle imposte. 

Come spiega il ministro per lo Sviluppo economico, Stefano Patuanelli «per la micro liquidità che serve all'artigiano, all'idraulico, al commerciante, al professionista la garanzia dello Stato sarà al 100% fino a 25.000 euro di prestito».

«Quindi non ci dovrà essere nessuna garanzia da parte degli artigiani o autonomi, lo Stato garantisce. La procedura per l'erogazione del credito sarà immediata, priva di vicoli o di valutazioni di merito di credito».

Decreto coronavirus, credito di imposta per le mascherine

Nella bozza del decreto legge si legge come sia previsto un credito di imposta anche sull'acquisto di mascherine e di altri dispositivi di protezione individuale.

La disposizione estende «le tipologie di spese ammesse al credito d’imposta attribuito per le spese di sanificazione degli ambienti e degli strumenti di lavoro» includendo quelle relative all’acquisto di dispositivi di protezione individuale (quali, ad esempio, mascherine chirurgiche, Ffp2 e Ffp3, guanti, visiere di protezione e occhiali protettivi, tute di protezione e calzari), «ovvero all’acquisto e all’installazione di altri dispositivi di sicurezza atti a proteggere i lavoratori dall’esposizione accidentale ad agenti biologici o a garantire la distanza di sicurezza interpersonale (quali, ad esempio, barriere e pannelli protettivi)», si legge nella relazione al decreto.

Sono, inoltre, compresi i detergenti mani e i disinfettanti.Il credito d’imposta è attribuito a ciascun beneficiario, fino all’importo massimo di 20.000 euro , nella misura del 50 per cento delle spese sostenute fino al 31 dicembre 2020, e comunque nel limite di spesa fissato in 50 milioni di euro.

Decreto coronavirus, tasse sospese

Nella bozza del decreto legge sul credito alle imprese si profila l'estensione fino al 30 maggio della sospensione dei versamenti fiscali e contributivi da parte delle imprese con ricavi o compensi non superiori a 50 milioni di euro nel periodo di imposta precedente a quello in corso.

I versamenti sospesi, senza applicazione di sanzioni ed interessi, andranno effettuati in un'unica soluzione entro il 30 giugno 2020 o mediante rateizzazione fino a un massimo di 5 rate mensili di pari importo a decorrere dal medesimo mese di giugno 2020.

I versamenti Iva e ritenute sospesi per aprile e maggio con i nuovi decreti anti Covid19 del governo ammontano a quasi 10 miliardi. È quanto emerge dalla relazione tecnica alla bozza dl dl Liquidità. Nel dettaglio la moratoria sull'Iva è di circa 4,5 miliardi, 2 miliardi per aprile e 2,4 per maggio; le ritenute sospese sono di circa 4,3 miliardi, 2,5 per aprile (compresi i 950 milioni già sospesi con il Cura Italia per marzo) e 1,7 miliardi per maggio (inclusi i 79 mln del mese scorso). Ci sono poi oltre 900mila euro per la proroga di due mesi delle ritenute d'acconto su lavoro autonomo e provvigioni con fatturato sotto i 400mila euro.

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