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C'è il lombardo fra i dialetti meno amati d'Italia

Un sondaggio lo colloca al quinto posto fra i più 'sgraditi', praticamente alla pari del veneziano come peggiore idioma del nord

Il lombardo è tra i dialetti meno apprezzati in Italia. A rivelarlo è un sondaggio proposto dalla piattaforma di apprendimento Preply, che ha sondato le preferenze degli italiani al fine di scoprire quali sono gli idiomi locali più apprezzati e quelli meno graditi. I partecipanti al sondaggio sono stati intervistati da un istituto di ricerca di mercato indipendente.

Il lombardo (o meglio, tutte le sue numerose varianti) figura al quinto posto tra i dialetti che piacciono meno, battuto - in ordine di classifica - da napoletano (22,8%), sardo (11,4%), siciliano (10,5%), veneziano (9,1%). Il lombardo, con il 9% delle preferenze (in questo caso 'negative') è grossomodo alla pari del veneziano come dialetto meno amato fra quelli del nord Italia.
Sondaggio dialetti

Il napoletano risulta essere il dialetto meno amato dagli intervistati. Quasi una persona su quattro ha votato il napoletano come uno dei dialetti che meno apprezza. Anche tra i residenti del luogo il dialetto napoletano non sembra godere di particolare popolarità: circa un quarto degli intervistati nel capoluogo campano non apprezza l'idioma della sua città.

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Secondo l’analisi il dialetto napoletano risulta essere il dialetto meno amato dai giovani tra i 18 e i 24 anni, ma risulta essere molto popolare tra gli over 55: solo uno su cinque ha espresso un giudizio non positivo su questo dialetto.

I dialetti più apprezzati

Tra gli 11 dialetti italiani inclusi nel sondaggio, quello ligure ha ricevuto il maggior numero di giudizi positivi; i negativi sono solo il 2,6%. Sul secondo gradino del podio tra i dialetti più apprezzati in italia troviamo i dialetti emiliano-romagnoli, i cui pareri negativi sono il 2,9% e il dialetto toscano, definito poco gradevole dal 5,1% dei partecipanti.

Dialetti italiani: un tesoro da proteggere

La ricchezza e l'eterogeneità dei dialetti italiani rivendicano un posto essenziale nella società contemporanea e il riconoscimento delle varianti linguistiche regionali apporta un contributo significativo al tessuto culturale. Ogni dialetto, indipendentemente dalla sua popolarità, è un tesoro che merita tutela.

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