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Attualità Calolziocorte / Via Lavello

«Una maturità strana, ma comunque impegnativa e ricca di emozioni»

Al via oggi gli esami caratterizzati dalle misure di sicurezza per il Covid. Le testimonianze raccolte all'uscita del Rota di Calolzio: «I docenti ci hanno messo a nostro agio»

Una maturità senza dubbio insolita e quasi surreale, ma comunque impegnativa e ricca di emozioni. Hanno preso il via questa mattina gli Esami di Stato ai tempi del Covid e per l'occasione abbiamo incontrato alcuni alunni delle superiori Rota di Calolziocorte per farci raccontare la loro maturità in un'annata che entrerà nella storia a seguito dell'emergenza e delle limitazioni.

Rigorosi distanziamenti, solo la prova orale, una preparazione con didattica a distanza, l'ingresso in aula con un solo accompagnatore ad assistere, gli altri amici e parenti costretti ad aspettare fuori, percorsi di ingresso e di uscita predefiniti anche per i componenti della commissione, l'interrogazione a diversi metri dai prof. Ma, nonostante tutto, anche per i maturandi di quest'anno - ricordando la celebre canzone simbolo di Venditti - la "Notte prima degli esami" è stata "ancora nostra": tra studio, tensioni della vigilia, desiderio di chiudere un percorso di studio che resterà un passaggio chiave nella loro esistenza.

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Ecco le testimonianze di un alunno all'entrata, di un amico che lo ha seguito per vedere lo svolgimento della prova e di una studentessa all'uscita subito dopo l'interrogazione, attesa dai suoi famigliari pronti a festeggiare con lei la fine della Maturità dopo averla sostenuta nei giorni delicati della preparazione. Momenti di sana tensione e gioia, importanti per riavvicinarsi alla normalità dopo l'incubo pandemia.

Matura gruppo-2

«Non avendo fatto altri esami prima se non quello di terza media non saprei cosa aspettarmi, anche perchè, vista la situazione, sarà sicuramente una Maturità diversa dalle altre - ha commentato il calolziese Mirko Papini della quinta Ragioneria Amministrazione Finanza e Marketing - Non saprei dire se è peggio un unico ampio esame orale rispetto alla prova scritta, dipende sempre da quanto uno studente è preparato nelle materie, dal lavoro fatto con i docenti, da quello che chiederà la commissione in una situazione eccezionale per tutti. Dal mio punto di vista per quanto riguarda l'italiano è più facile lo scritto rispetto all'orale, viceversa per Economia aziendale avrei più timori per lo scritto. Vediamo come andrà, cercherò di dare il massimo, ora corro in classe...».

«La didattica a distanza? Docenti bravi, ma meglio le lezioni in classe. Ci concentriamo di più»

Con lui anche Kevin Agolli, sempre di Calolzio, che sosterrà la prova nei prossimi giorni. «Oggi ho chiesto a Mirko di poter assistere al suo esame perchè, pur avendo già seguito la maturità l'anno scorso, ho preferito rendermi conto di persona di come si svolge la prova in questa particolare situazione. Essendo cambiato tutto - ha aggiunto Kevin - credo sia utile vedere come si muovono i prof, ascoltare le domande che fanno, e poi mi è utile esserci per ripassare. Io sincermamente avrei preferito svolgere la prova "normale" anche con gli scritti, perchè con gli scritti molto probabilmente si arriva già a un buon punteggio e poi con l'orale si è meno agitati. Comunque vedremo, è per tutti un'esperienza nuova». E la preparazione con la didattica a distanza di questi mesi? «Non credo molto in questo sistema, i docenti sono stati bravissimi sia per il momento difficile sia perchè nessuno si sarebbe aspettato di vivere così l'insegnamento. Comunque è sicuramente meglio fare lezione a scuola, è un po' come fare sport a casa o in palestra: si è più concentrati in classe, ci si distrae meno e poi si lavora con gli altri».

Veronica e la scelta di farsi accompagnare dalla nonna

Felice e alleggerita dopo la prova Veronica Cascio, studentessa del Corso di Costruzioni Ambiente Territorio (Cat), ex Geometri. Veronica ha scelto di avere come spalla e sostenitrice la nonna, a sua volta visibilmente emozionata e contenta per la prova della nipote. «All'inizio, quando si entra nell'aula della commissione, l'agitazione c'è, eccome... - ha raccontato la giovane - Poi si inizia a parlare, a rispondere alle domande e piano ti sciogli, tutto va via liscio. I giorni precedenti all'esame sono stati lunghi e impegnativi per molti aspetti, ma se si lavora bene durante gli anni poi i risultati arrivano. Penso e spero sia andato tutto bene. L'interrogazione è durata un'ora, gli insegnanti sono stati bravi a metterci a nostro agio visto anche il momento delicato e particolare per tutti».

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