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Gualtiero, il fotografo che ha trasformato le pecore in star del web

A tu per tu con il lecchese Airoldi, 65 anni, che affacciandosi al terrazzo ha realizzato uno scatto divenuto talmente virale da essere ripreso da tutti i giornali nazionali e dalle tv

Il suo scatto ha fatto il giro del web. Sicuramente in Italia, con ogni probabilità anche fuori dai nostri confini. Gualtiero Airoldi forse in quel momento non lo sapeva, ma quando domenica ha fotografato un gregge di pecore in transito nei rioni alti di Lecco, stava scattando la foto della sua vita.

L'immagine che ritrae gli ovini durante la classica transumanza, tra San Giovanni, Bonacina e Olate, intenti a brucare le siepi dei condomini, è diventata presto virale grazie al post sul gruppo Facebook "Sei di Lecco se" e all'articolo pubblicato da Lecco Today, successivamente ripreso dalle principali testate web nazionali e dalle agenzie di stampa. Un successo clamoroso, al di là di ogni più rosea aspettativa.

Gualtiero Airoldi (2)-2

Se le protagoniste assolute di questo momento crossover "urbano-bucolico" sono le pecore, dall'altra parte dell'obiettivo c'è l'autore, Gualtiero Airoldi (nella foto sopra), diventato improvvisamente popolare in tutta Italia. Pensionato 65enne di Lecco, per anni responsabile tecnico di un'azienda di assistenza caldaie, dalla scorsa domenica è subissato di messaggi, complimenti e richieste di interviste. «È un momento davvero particolare. Anziché il fotografo delle dive, sono diventato ormai il "fotografo delle pecore" - ironizza - Non credevo davvero che una semplice foto potesse creare questo caos».

LA FOTO Le pecore brucano le siepi: lo scatto è virale

Come spesso accade a chi si nutre di questa passione, scattare la foto perfetta è una questione di attimi, frutto del giusto mix di tempismo, intuito, fortuna. Gualtiero l'ha colto. «Ero in casa - ricorda - Ho sentito il rumore dei campanacci e mi sono catapultato sul terrazzo con la mia Nikon. Era proprio il momento perfetto, ho subito notato che le pecore erano allineate a brucare le siepi. Per la riuscita della foto, al di là della luce e della risoluzione, ha giocato un ruolo determinante l'altezza, trovandomi al secondo piano. Fossi stato all'altezza della strada non sarebbe stato lo stesso».

Airoldi vive la passione per la fotografia da sempre. «Cominciai negli anni Settanta, col bianco e nero - racconta - Avevo creato una camera oscura in casa, sviluppavo le pellicole. Ho vinto anche alcuni concorsi. Ci si prepara, si studia, si comprano attrezzature tecnicamente evolute, si cerca di fare una foto ricercatissima; poi, però, si scopre che per lo scatto della vita basta un gregge di pecore che passa per strada». È il 2018, verrebbe da dire: ciò che è virale non sempre è elaborato. Ma ben venga che le star, questa volta, siano dei simpatici e innocui animali.

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