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Sabato, 20 Aprile 2024
Attualità Piazza Mario Cermenati

Fridays for Future, la proposta: «Invitiamo i ragazzi in Consiglio comunale»

Anghileri (Con la Sinistra Cambia Lecco): «Sarebbe importante ospitare una delegazione in aula e ascoltare preoccupazioni e proposte». L'assessore Dossi: «Dialoghiamo già costantemente con loro». Brivio: «Nascano opportunità e non catastrofi»

Centinaia di studenti degli istituti lecchesi questa mattina hanno gremito Piazza Cermenati a Lecco per l'appuntamento con il Fridays for Future, lo sciopero per il clima. Bambini delle elementari e delle medie, ragazzi delle superiori, con tanti adulti incuriositi dalla folla di giovani che, seguendo le orme di Greta Thunberg, raggiunge le piazze (centinaia in Italia, e in decine di Paesi nel mondo) per sensibilizzare sui cambiamenti climatici in atto nel nostro pianeta, lanciando un monito chiaro ed eloquente: «cambiare ora o mai più».

Marzo 2019: piazza gremita al primo Global Strike for Future

Si tratta del terzo sciopero per il clima da marzo 2019 a oggi (il secondo fu a maggio). «A occhio c'è stata maggiore partecipazione della prima - commenta l'assessore comunale all'Ambiente Alessio Dossi - C'è ancora tanto da fare ma i ragazzi in questi mesi sono cresciuti in termine di consapevolezza e abbiamo cercato di costruire concretamente con loro alcune cose importanti: gli incentivi con Lecco green puzzle, il Festival dell'ambiente, i parcheggi per le auto elettriche, il nuovo regolamento rifiuti, il distretto di economia civile per cambiare alcune tematiche che impattano in materia ambientale. Sono molto contento che ci sia questa attenzione, mi auguro che i ragazzi facciano un passo ulteriore, ovvero essere in grado di interpretare la sfida nei propri territori negli anni a venire».

Ambiente, Cattaneo: «Serve pragmatismo lombardo»

Il consigliere di "Con la Sinistra Cambia Lecco" Alberto Anghileri lunedì sera, durante il Consiglio comunale, chiederà al sindaco e alla giunta di poter ospitare una delegazione degli studenti nella prossima riunione dell'Assise cittadina. «Credo sia importante innanzitutto ascoltare le loro impressioni - spiega Anghileri - Questa mattina erano veramente tantissimi e sarebbe opportuno capire perché hanno scioperato, e poi sentire dalla loro voce le preoccupazioni espresse in materia ambientale, le problematiche che i giovani avvertono di più. A quel punto, inoltre, recepire eventuali proposte rivolte all'Amministrazione comunale».

Interpellato sull'opportunità, l'assessore Dossi ha così replicato: «Io i ragazzi li incontro una settimana sì e una no, non penso che manchi la comunicazione con l'Amministrazione. Certo, a livello di Consiglio comunale inteso come luogo di confronto potrebbe essere un'occasione importante, ma non significherebbe colmare una lacuna o un problema».

Il sindaco: «Giovani ambasciatori di una nuova alba»

«Le manifestazioni di questi giorni, compreso il dibattito scuole sì-scuole no, ha di sicuro acceso un faro che in prospettiva olimpica mi piace definire la fiaccola con i ragazzi di ogni paese a fare da testimoni e ambasciatori di una nuova alba - è il commento del sindaco di Lecco Virginio Brivio - Evito in questa occasione di coinvolgere le questioni di principio generale con le azioni del Comune, a partire dal distretto dell'economia civile fino ai recenti bandi finalizzati al sostegno economico dei comportamenti virtuosi, consapevoli che su questo versante siamo presenti avendo anche ereditato l'impegno di chi ci ha preceduto (il compianto assessore Castelli in primis) e che per comodità chiameremo l'orbita di Agenda 21».

«Non è questa la sede per sollecitare la caratterizzazione dei comportamenti individuali - prosegue il sindaco - e come sempre credo che in ogni ambito siano senz'altro da evitare gli eccessi e le espressioni ideologiche e non si può pretendere di sfidare le trasformazioni della natura, ma ci si può impegnare perché ne nascano opportunità e non catastrofi. Cito l'esempio di un mio caro amico che spesso cita il Nilo ed il suo straripare sulle rive: un pericolo ma anche la fertilizzazione delle aree vicine noto come effetto limo. Voglio dire che al di là delle appartenenze politiche e anche del rischio che sull'onda della cronaca e della tattica spicciola si rincorra il facile consenso, occorre ricordare che il "verde", che è un colore bellissimo, non sta bene in tutte le combinazioni, specie quelle azzardate e dell'ultima ora».

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