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L'Open Arms in acque italiane, la Comunità "Il Gabbiano" pronta ad accogliere profughi nel Lecchese

«Siamo in contatto con il capitano calolziese Riccardo Gatti, se sarà necessario aiuteremo una decina di migranti»

Potrebbero essere ospitati nel Lecchese una decina di profughi della Open Arms. Dopo la recente notizia del via libera da parte del Tar del Lazio all’ingresso della Ong in acque italiane e l’avvicinamento della nave a Lampedusa nella giornata di Ferragosto, la Comunità “Il Gabbiano” conferma la propria disponibilità ad accogliere in alloggi e strutture della nostra provincia alcuni dei migranti da giorni in mare.

Proprio in queste ore l’olginatese Paolo Casu (operatore della onlus con strutture assistenziali Calolzio e Colico) è in contatto telefonico con il calolziese Riccardo Gatti, Capitano della Open Arms, per capire se e in che modo prestare eventuali aiuti. Intanto la situazione a livello italiano e internazionale è in continua evoluzione.

La comunità "Il Gabbiano": «Pronti ad accogliere profughi della Open Arms nel Lecchese»

«Posso confermare che siamo da giorni in contatto con Riccardo Gatti (nella foto sotto) - spiega Paolo Casu - dopo lo stallo dei giorni scorsi vediamo ora come si evolverà la situazione. Riccardo ci ha detto che si stanno cercando accordi con altri Paesi europei per dare ospitalità ai naufraghi. Noi, come Comunità Il Gabbiano, rimaniamo comunque disponibili ad accogliere una decina di questi migranti da giorni in grande difficoltà nel Mar Mediterraneo e soccorsi dalla Open Arms. Quando i ministri, quando la politica deciderà cosa fare di queste persone, noi saremo pronti e disponibili a fare la nostra parte come abbiamo già detto».

La onlus conferma quindi che nella provincia di Lecco potrebbero essere accolti dieci profughi, ma tra la sedi papabili sarebbe esclusa Villa Guagnellini a Calolzio dove il Gabbiano opera da anni nell’aiuto a persone con fragilità.

Lo scontro politico

Se la Magistratura ha dato l’ok all’approdo, il Ministro dell’Interno Matteo Salvini ribadisce invece la propria netta contrarietà all’ingresso dai profughi in porti italiani chiedendo con forza agli altri Paesi di fare la propria parte: "Umanità non significa aiutare trafficanti e Ong". Il leader della Lega ha attaccato il Ministro della Difesa Elisabetta Trenta secondo la quale politica deve mettere davanti a tutto l’umanità. Il Premier Giuseppe Conte ha quindi replicato all’ormai ex alleato Salvini parlando di atteggiamento sleale, facendo poi presente che altri sei Paesi europei hanno comunicato la loro disponibilità a redistribuire i migranti.

Richard Gere sulla nave Ong del capitano calolziese Riccardo Gatti

Forte e significativa in merito alla questione anche la presa di posizione del senatore lecchese della Lega, nonché ex sindaco di Calolziocorte, Paolo Arrigoni.

Il senatore lecchese Arrigoni contro gli sbarchi attacca Conte e Trenta

«Conte e Trenta: l’accoppiata per aprire i porti - attacca sui propri canali social Arrigoni - Il ministro della Difesa non ha firmato il divieto d’ingresso nelle acque territoriali italiane per la Open Arms come chiesto da Matteo Salvini e accelera lo sbarco. Grillini o Boldrini?». Arrigoni riprende inoltre le parole del suo leader: «Siamo solo contro tutti. Contro Ong, Tribunali, Europa e ministri impauriti».

Riccardo Gatti-3

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