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La pioggia non ferma il Lecco Pride: “Nessuno può decidere per noi”

Circa tremila persone hanno percorso le vie della città in corteo prima del lungo

Pienone per il Lecco Pride 2023, nonostante la pioggia che ha colpito a tratti. Il corteo ha percorso, come da prassi, le vie del centro città prima di fermarsi di fronte al palco di piazza Garibaldi dove è andato in scena il lungo programma degli interventi. Circa tremila le persone che hanno partecipato all'evento, di cui tante arrivate da fuori città: 18 sono i Comuni che hanno dato il loro patrocinio al pari del Politecnico di Milano.

“Questa non è una piazza inclusiva, perché nessuno può decidere cosa possiamo fare di noi e dei nostri corpi. Tante volte ci sono delle battaglie che sembra non esistano e che vogliamo ricordare - ha ricordato Mauro Pirovano, presiente dell'associazione Renzo&Lucio -. Vogliamo dire con forza che siamo contro tutte le guerre, che sono solo male e distruzione: questo è un crimine universale al quale diciamo “no” e che vorremmo veder sparire. Un’altra parola importante è ambiente, che soprattutto la mia generazione ha permesso di distruggere: non chiamiamo fanatici i giovani, ci stanno solo ricordando le cazzate che abbiamo fatto”.

Lecco Pride 2023 ©BONACINA/LECCOTODAY

Le persone “devono essere libere di vivere la loro identità, non si può incasellare tutto in due categorie. Chi lavora nelle scuole deve istituire le categorie alias, lì va costruito un ambiente sempre aperto. Agli amministratori chiediamo di avere un po’ di coraggio”.

“Nella società c’è una cultura machista e patriarcale che rovina tutto. Chiediamo la parità per tutti in un sistema capitalista che porta a una continua diseguaglianza. Tutela delle donne? Non bastano le leggi contro violenza, serve un’evoluzione culturale. Per noi parità è garantire i diritti a tutti i bambini, se la stanno prendendo con loro dopo anni di nostre lotte in piazza, stanno mettendo le unghie su di loro per farcela pagare”.

L’altra parola “è libertà, nessuno può dire come dev’essere formata la famiglia. Al governo stanno portando avanti una legge contro quelli che solo loro ritengono dei crimini universali. Per noi è libertà anche quella di muoversi: stiamo creando dei muri intorno al nostro Paese, che deve dare dignità a chi viene a cercarla. La libertà ci dev’essere anche dentro le nostre scuole, che non possono essere al servizio del capitalismo. Se siamo qui è perché tanti anni fa qualcuno si è opposto al regime fascista e oggi non vogliamo un revisionismo, pur edulcorato”.

Gattinoni: “Orgogliosi di questi valori”

Il sindaco di Lecco, Mauro Gattinoni, ha quindi parlato anche in rappresentanza degli altri comuni coinvolti:

“È per me un grande piacere essere qui, su questo palco, in questa piazza, per la terza volta come Sindaco a rappresentare la Città di Lecco insieme a rappresentanti della Giunta e della maggioranza che mi sostiene in questo ruolo ed in rappresentanza di tante amministrazioni comunali che hanno scelto si sostenere il Pride! Un saluto e un grazie doveroso, pertanto, a tutti gli organizzatori di Lecco Pride, agli amici di Renzo e Lucio, a chi garantisce la sicurezza, a tutti voi che colorate questo nostro pomeriggio! Benvenuti!

I diritti umani sono universali e inalienabili. Nessuno dovrebbe mai essere privato del proprio diritto di amare e di essere sé stesso, indipendentemente dall'orientamento sessuale o dall'identità di genere. Come cittadini e come Amministratori, abbiamo il compito di promuovere e difendere questi diritti, senza compromessi.

L’avevamo detto in campagna elettorale, l’abbiamo fatto: ci siamo messi dalla parte dei diritti. Avevamo garantito il supporto del Lecco Pride, e questo supporto c’è stato, dalla sua primissima edizione. Avevamo promesso l’adesione alla rete RE.A.DY degli enti locali per prevenire, contrastare e superare le discriminazioni, e questa adesione c’è stata e ci ha visto, anche recentemente, in prima linea nelle sue attività. Avevamo parlato di percorsi educativi e formativi e nel 2022, per la prima volta, abbiamo promosso un corso formativo per il personale socioeducativo del Comune di Lecco insieme a Renzo e Lucio e al Consorzio Consolida. Un percorso che intendiamo ripetere anche quest’anno.

L'inclusione è il cuore della democrazia. Significa che ogni individuo, senza eccezione, ha il diritto di esprimere la propria identità e di vivere la propria vita senza paura di discriminazioni o pregiudizi. Purtroppo, oggi sappiamo che troppo spesso non è così.

L’orribile aggressione a Pavia, che tutti abbiamo visto, è solo l’ultimo dei numerosi episodi di violenza nei confronti di persone della comunità LGBTQ+ che la cronaca continua a registrare. E senza contare quelle che la cronaca non può raccontare, perché denunciare espone alla paura, al pregiudizio, all’ansia di un coming out forzato o di non essere tutelati.

Come ha evidenziato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione dell’ultima ella Giornata internazionale contro l'omofobia, la transfobia e la bifobia: «Omofobia, bifobia e transfobia costituiscono un’insopportabile piaga sociale ancora presente e causa di inaccettabili discriminazioni e violenze, in alcune aree del mondo persino legittimate da norme che calpestano i diritti della persona».

Ciò che mi ha più lasciato attonito e addolorato dell’episodio di Pavia, così come delle tante manifestazioni d’intolleranza di cui abbiamo avuto notizia, è l’indifferenza. L’indifferenza è un nemico da combattere tanto quanto la violenza: dobbiamo ancora investire molto in educazione e sensibilizzazione. Solo così possiamo combattere gli stereotipi, promuovere il rispetto e insegnare che l'amore e la diversità sono forze che ci uniscono.

Come ha detto l’Assessore alle Pari opportunità Renata Zuffi nella conferenza stampa di presentazione del Lecco Pride, noi con questa adesione, con il nostro patrocinio, facciamo una scelta di campo. Perché guardate bene: ci possono essere opinioni diverse, anche su questioni dirimenti, (anche io ho le mie idee, se permettete) ci possono essere pensieri e sentiti opposti soprattutto su quelle tematiche che toccano le corde dell’etica. Ma sui principi del Pride non si può tentennare.

Non è tollerabile, in questo senso, l’ostracismo messo in atto in questi giorni da rappresentanti delle Istituzioni. Perché una cosa è il confronto, indispensabile per interrogarci su tutti i temi che circondando la nostra complessa quotidianità, altra cosa è strumentalizzare, giocando sulla pelle delle persone, delle loro famiglie, dei loro cari per spostare l’attenzione dai problemi del Paese e dalle inefficienze di chi non riesce a risolvere.

In questa complessa dialettica politica, che si svolge in tempi e luoghi diversi, si deve inserire il pragmatismo di un sindaco: un sindaco deve poter disporre degli strumenti normativi che gli consentano di sostenere sempre la parte più debole: purtroppo, oggi, in un paese che vieta le trascrizioni dei figli delle coppie omogenitoriali, noi sindaci siamo obbligati a lasciare centinaia di bambini in un limbo non è degno di un Paese civile, serve una legge degna di un paese civile!

Proprio su questo tema, all’interno dell’adesione alla rete RE.A.DY, il Comune di Lecco - rappresentato dall’Assessore Emanuele Manzoni - ha preso parte alla manifestazione tenutasi a Torino “Le città per i diritti”, per chiedere allo Stato di colmare quel vuoto normativo che oggi lede i diritti di tanti minori in Italia. Perché l’interesse di ciascun bambino viene prima di tutto e merita di essere tutelato dal nostro Stato.

Ci tengo pertanto a dirlo chiaramente: questa Città non gioca su delle ambiguità non degne di rappresentanti delle Istituzioni. Questa Città il patrocinio lo ha dato, lo dà e lo darà. Questa Città è orgogliosa delle differenze dei suoi cittadini, è orgogliosa del suo Pride!

Noi, da qui, continueremo a fare il possibile affinché Lecco sia una città dove nessuno resta indietro e che riconosca i diritti fondamentali di tutti. Accoglienza, rispetto e inclusione: queste sono e saranno le parole chiave per la mia Amministrazione. Da oggi saranno affiancate dalle tre parole che aprono il manifesto di questo Lecco Pride: identità, parità, libertà.

La Città di Lecco, a partire dal suo Sindaco, c’è e ci sarà. Grazie!”

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