Lettera a Brivio: «Riapra ciclabile e sentieri per allentare la tensione psicologica»
Iniziativa di un gruppo di lecchesi per chiedere di annullare l'ordinanza. «I cittadini finora hanno dimostrato un alto senso civico»
I sottoscritti cittadini lecchesi, venuti a conoscenza della sua ordinanza n. 14 del 30/04/2020 avente per oggetto: "Covid-19 - ordinanza contingibile e urgente di attuazione misure dpcm 26 aprile 2020 in materia di casette acqua e latte, circolazione, centro raccolta differenziata, uffici comunali, servizi cimiteriali e attività funebri dal 4 maggio 2020 (fascicolo 10.1-0001/2020)" e venuti a conoscenza con sorpresa che in questa ordinanza si dispone il divieto di circolazione sui sentieri montani lecchesi e sulla pista ciclabile del lungolago, le inviano il seguente appello.
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Abbiamo appreso, dalle dichiarazioni che ha rilasciato ieri, i motivi ispiratori della sua ordinanza. Tale norma le è stata suggerita dalla necessità di evitare assembramenti che "potrebbero" favorire la diffusione del virus Covid-19, riteniamo comunque di sentirci profondamente offesi della scarsa fiducia che nutre in noi, e in tutti gli altri cittadini lecchesi che potranno condividere questo appello. Cittadini che finora hanno dimostrato un alto senso civico, pur essendo a conoscenza che l'Italia è stato l'unico paese europeo a imporre norme totalmente restrittive della libertà di circolazione all'aperto (anche se svolte nel rispetto delle precauzioni sanitarie del caso).
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Veramente lei pensa che da lunedì ci saranno frotte di persone che si riverseranno sulla ciclabile e sui sentieri, incuranti di qualsiasi precauzione? A noi sembra, detto brutalmente, che tale norma sia ispirata al modello del bastone (le sanzioni) e della carota. La invitiamo pertanto ad annullare la suddetta norma. Ci preme sottolineare che siamo motivati non tanto dal desiderio di passeggiare sulla ciclabile o verso il Rifugio Stoppani. Ma piuttosto pensiamo che togliere questa ordinanza può servire a allentare la tensione psicologica di tutti i lecchesi, praticamente chiusi in casa da due mesi. Questo appello nei prossimi giorni verrà diramato pubblicamente con l'invito, a chi fosse d’accordo, di sottoscriverlo e inviarlo alla sua conoscenza.
Lodovico Colombo, artigiano
Morena Filippucci, impiegata statale
Paolo Veronelli, ex impiegato statale
Paolo Galbusera, ex infermiere