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Domenica, 28 Aprile 2024
Attualità Mandello del Lario

In tanti ai funerali dell'alpino Scotti

Cordoglio a Mandello. "Eleganza d'animo, bontà e mitezza: questo era Massimo, ci mancherà"

Il suo cappello d'alpino posato sulla bara all'interno della chiesa del Sacro Cuore e il gruppo delle penne nere di Mandello del Lario a salutare il socio, l'amico Massimo Scotti. L'alpino mandellese è morto all'età di 78 anni dopo aver speso, distribuito il suo impegno, per quella parte delle forze armate che lo avevano visto in gioventù accanto al celebrante della messa funebre, monsignor Bruno Fasani, condividere la ferma militare. Anch'egli alpino prima di abbracciare il percorso ministeriale.

A concelebrare con lui don Vittorio Bianchi, il quale, nell'omelia si è espresso così all'indirizzo dello scomparso: "Siamo qui in chiesa per dare l'estremo saluto a questo nostro fratello, per riconoscere, riscoprire le consegne che ci ha fatto mediante tanti rapporti di amicizia. Perché queste consegne ci devono servire. Siamo qui per dire grazie a Massimo per i suoi aiuti, per questa presenza ti sono riconoscente". A seguire il saluto del commilitone Fasani: "Sono qui a portare un grande abbraccio a Luigia, Marco e Riccardo, da parte di tutto il 20 esimo Corso Acs (allievi comandanti di squadra ndr) qui rappresentato da alcuni amici".

Massimo Scotti

"Ricordare Massimo è persino banale nell'essenzialità dei suoi tratti che vorrei tratteggiare intorno a tre caratteristiche - ha aggiunto monsignor Bruno - Eleganza d'animo, bontà e mitezza, accomunate da un grande senso di umiltà. Fratello caro, quello che possiamo dirti in questo momento, noi che ti abbiamo frequentato e stimato, è che siamo orgogliosi di ciò che sei stato e della tua amicizia. Caro Massimo se Dio ti guarda con gli occhi della nostra stima, per te le frontiere sono spalancate".

Gli echi della sua scomparsa hanno trovato degno spazio nella stampa locale dell'Isola d'Elba sul portale "Il Tirreno Elba News" a titolare "Massimo Scotti ha contribuito con Elbaman a far crescere il territorio. Mancherà. Legato con il figlio Marco a questo pezzo di terra, dove ogni anno con impegno e grande professionalità organizzava le gare di Triathlon".

"Ti ringrazio perchè con il tuo cuore, con la tua umiltà dicendo sempre poche parole , facendo tanti fatti hai creato qualcosa di grande e anno dopo anno una famiglia meravigliosa. Non dimenticheremo mai quello che hai fatto con grande cuore" sono state invece le parole pronunciate da uno sportivo del sodalizio toscano, alla fine della cerimonia religiosa. Cerimonia suggellata dal canto “Signore delle cime un nostro amico hai chiesto alla montagna". (Si ringrazia Alberto Bottani per la collaborazione)

Molti gli alpini presenti.

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