La moto anfibia e il Galletto di don Carlo Gnocchi: storie fantastiche dal raduno Guzzi
Aneddoti e curiosità dell'ultima kermesse dedicata al mondo della Casa dell'Aquila raccontati in un video su Youtube
Non si è spenta l'eco del motoraduno 2023 della Moto Guzzi: il rombo e l'odore dei motori accesi sono ancora fra i sensi dei mandellesi e dei tanti visitatori che hanno riempito le vie di Mandello.
Passione, iniziative, incontri, ma anche storie passate inosservate ai più, "coperte" dal frastuono delle due ruote, ma che è giusto portare alla luce. A raccontarle è il giornalista (nostro collaboratore) e youtuber Stefano Bolotta nel suo ultimo video, che vi proponiamo. Al motoraduno Bolotta ha raccolto testimonianze diverse dal solito, soffermandosi su persone, aneddoti, moto più curiose e interessanti adocchiate per le strade mandellesi dal 7 al 10 settembre.
Quante curiosità
Si scopre così dell'esistenza di un Galletto trasformato in un mezzo anfibio, di un simpatico e pittoresco poliziotto tedesco che suona un corno, ma anche di un'associazione benefica che viaggia a bordo di motocarri d'epoca e della Moto Guzzi, sempre un Galletto, appartenuta al Beato don Carlo Gnocchi e presente al raduno grazie agli Scout. Il video inizia là dove tutto prese il via nel lontano 1919, ovvero dall'officina di Giorgio Ripamonti nella quale nacque il primo prototipo GP realizzato da Giorgi Parodi e Carlo Guzzi.