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Passeggiate con i figli, è polemica: i sindaci rispondono in coro «No»

La circolare del Viminale in controtendenza con le ordinanze in vigore. Usuelli: «Userò i miei poteri per negare questa possibilità». Rusconi: «Non è il momento di abbassare la guardia»

Confusione. È l'unica parola che si può associare alla nuova circolare emessa dal Ministero dell'Interno in merito alla possibilità di passeggiare con i figli minori nei dintorni di casa. Confusione creata nei singoli cittadini, alle prese con un provvedimento che sembrerebbe scomunicare i precedenti, a partire dall'ordinanza regionale attualmente in vigore e quelle dei singoli comuni dopo la comunicazione della Prefettura di Lecco dello scorso 25 marzo; ma anche confusione a livello amministrativo.

Il passaggio chiave della circolare

... è da intendersi consentito, ad un solo genitore, camminare con i propri figli minori in quanto tale attività può essere ricondotta alle attività motorie all'aperto, purché in prossimità della propria abitazione...

Il presidente della Provincia di Lecco Claudio Usuelli, nella veste di sindaco di Nibionno, nella serata di martedì si è affrettato a prendere le distanze dalla circolare ministeriale. «La responsabilità in capo a un sindaco nella tutela della salute e della sicurezza della propria comunità, deve essere la motivazione prima da cui scaturiscono le scelte, anche le più impopolari. In funzione di questo, dell'emergenza sanitaria in cui versa il nostro paese, e nel rispetto degli sforzi fin qui profusi da parte di tutti, comunico che domattina (oggi, ndr) metterò in campo, sentiti i miei funzionari, qualsiasi atto nei miei poteri, atto a negare quanto riportato dalla circolare sopra citata. Questo lo devo nel rispetto di tutti i miei concittadini, ma soprattutto di quelli che in questi giorni e in queste settimane stanno vivendo situazioni difficili e in molti casi strazianti. Non posso chiedere ininterrotamente di stare a casa e poi permettere questo. Confido nella comprensione di tutti».

Coronavirus, l'ordinanza diventa più breve: ridotta di dieci giorni la durata, mantenuti i divieti

Dello stesso tenore, nelle ore scorse, il parere dell'assessore regionale al Welfare Giulio Gallera: «La Circolare diffusa dal Ministero dell'Interno - ha spiegato - rischia di creare un effetto psicologico devastante vanificando gli sforzi e i sacrifici compiuti finora sul coronavirus. Non è questo il momento di abbassare la guardia».

Anche altri sindaci hanno immediatamente preso posizione riguardo la nota del Viminale. Antonio Rusconi, primo cittadino di Bellano, ha sottolineato che la passeggiata nel territorio comunale è vietata anche con i figli al seguito. «Non è il momento di abbassare il livello (anche psicologico) di guardia - le parole di Rusconi - A Bellano continua l'aumento dei positivi al covid-19. A oggi siamo a 25 cittadini positivi al tampone (4 i decessi) e oltre 15 con sintomi sospetti in isolamento. A loro deve andare la nostra vicinanza e tutto il supporto che possiamo dare».

Il sindaco di Mandello Riccardo Fasoli ha richiamato l'ordinanza del governatore Attilio Fontana: «In attesa di pubblicare il bollettino quotidiano vi ricordo ordinanza regionale che non contempla uscite per passeggiata. Non è il momento di trovare motivi per uscire, teniamo duro».

Brivio, Airoldi: «Già inondati di richieste»

Nessun motivo per affacciarsi fuori di casa anche a Brivio, dove il sindaco Federico Airoldi aveva anticipato l'ordinanza regionale impedendo ai cittadini di uscire per motivi "salutistici". «Comunico che sino al 3 aprile 2020 vale l'ordinanza del sindaco sulle limitazioni allo spostamento delle persone - ha spiegato Airoldi - A seguito delle richieste di numerosi cittadini pervenute a seguito dell'emanazione della Circolare del Ministero dell'Interno in merito alle passeggiate con i bambini ed al jogging preciso che su tutto il territorio comunale è valida ed operante la mia ordinanza sulla limitazione degli spostamenti».

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