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Attualità Via Giovanni Amendola

Via le impalcature: la nuova ala del Politecnico di Lecco si mostra alla città. Sarà archivio e museo

Nella tarda serata di venerdì 28 sono state tolte le strutture che attorniavano l'ultimo lotto dell'eccellenza lecchese, che ha preso il posto dell'ex padiglione Maternità dell'Ospedale Civile

Proseguono i lavori per completare l'intera area del Politecnico di Milano nel cuore di Lecco. Eccellenza cittadina, la sezione nostrana aperta nel 2013 ha messo sempre più radici in città e, entro pochi mesi, sarà realizzata nella sua interezza nell'area in cui sorgeva il vecchio ospedale. Nella serata di venerdì 28, infatti, sono state tolte le impalcature che si affacciavano su via Amendola e su via Ghislanzoni e la nuova struttura del "Poli" si è mostrata alla città; al suo interno proseguono, comunque, i lavori.

Entro la fine del 2020 all'interno dell'ex padiglione Maternità sarà completato il polo museale e culturale che conterrà anche l'Archivio Storico Badoni, attulamente convervato nel Cremonese. Nel marzo 2017 avvenne la sottoscrizione dell'atto formale: per Regione Lombardia, che ha stanziato 3,2 milioni di euro (sui 7,3 milioni complessivi), è stato Daniele Nava, sottosegretario alla Presidenza, mentre il Comune di Lecco venne rappresentato dal sindaco Virginio Brivio e il Politecnico dal prorettore delegato Manuela Grecchi.

I firmatari dell'accordo sono Regione Lombardia, Politecnico di Milano, Comune di Lecco, Provincia di Lecco, ASST di Lecco e UniverLecco.

Politecnico di Milano a Lecco: le fasi

Fase 1: intervento di realizzazione del nuovo polo universitario

La nuova sede del Polo Territoriale del Politecnico di Milano a Lecco sorge nell’area del vecchio Ospedale Civile; il progetto inaugurato a gennaio 2013, dimensionato per una popolazione di 2.000 studenti, prevede in questa fase sia la realizzazione di strutture nuove, sia il recupero di edifici esistenti.
Lo spirito del nuovo Campus è legato all’idea di Università aperta al territorio e alla città ed è stato tradotto dai progettisti in soluzioni formali e architettoniche evidenti sia nello skyline esterno che nei dettagli interni. La sua presenza urbana è stata pensata per comunicare con l’ambiente circostante con discrezione grazie alle sue caratteristiche di leggerezza, trasparenza e permeabilità.

I materiali e i colori utilizzati sono stati attinti dalla tavolozza di colori e materiali legati alla storia e alla simbologia del luogo: l’alluminio, l’acciaio, il vetro.
I progettisti hanno rivolto grande attenzione non solo all’estetica ma anche alle tecnologie costruttive e all’efficienza energetica. L’edificio, in classe energetica B sfrutta risorse rinnovabili presenti nel sito: acqua, sole, aria, per il contenimento dei consumi energetici e delle emissioni di biossido di carbonio in atmosfera.

La climatizzazione dipende da un sistema modulare di pompe di calore che utilizza l’acqua di falda. In sommità agli involucri saranno posizionati pannelli fotovoltaici per la produzione di circa 20 kW di energia elettrica e ulteriori pannelli eliotermici per la produzione di acqua calda.

Fase 2: intervento di realizzazione delle residenze universitarie

L’intervento di realizzazione della residenza universitaria "Adolf Loos" prevede il recupero dell’edificio appartenente all’ex complesso ospedaliero di Lecco, affacciato su via Ghislanzoni. La gara di appalto per i lavori di realizzazione delle residenze universitarie è stata aggiudicata in data 29 maggio 2012 al raggruppamento formato dal Conscoop Consorzio di cooperative di produzione e lavoro e da Cofely Italia S.p.a.

Completati i lavori anticipati di bonifica e di demolizione interna, a ottobre 2012 si è dato avvio ai lavori di ristrutturazione. Il completamento è avvenuto nel marzo 2015.

(Fonte L’Industriale di Confindustria Lecco - Gennaio 2013)

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