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Sanificazione strade contro il Covid-19? Dossi: «In corso una verifica»

Scoppia il dibattito sull'utilità di una pulizia delle vie cittadine per arginare l'epidemia. Venturini: «Si segua l'esempio di Bergamo e Milano». Alcuni comuni del territorio hanno già iniziato, vedi Garlate. Altri sono per il no, come Mandello: «Non serve a contenere i contagi»

Sanificazione delle strade, sì o no? A Lecco (e nel territorio) è scoppiato il dibattito, che ovviamente sta portando la sua coda lunga nel variegato e complesso mondo dei social network. Sulla scorta di quanto sta accadendo a Bergamo, principale focolaio dell'epidemia di Covid-19, Milano, Brescia e in alcuni capoluoghi del sud Italia, da più parti è giunta all'Amministrazione comunale la richiesta di provvedere alla bonifica delle strade cittadine. 

Tutto da verificare se questa pulizia possa avere un impatto nel contenimento dell'epidemia; secondo i fautori del "sì" è stata usata con successo in Cina (dove fondamentale è stata la disciplina della popolazione nel rispettare le restrizioni imposte), secondo i sostenitori del "no" contribuirebbe soltanto ad abbattere al suolo le (già scarse in questi giorni) polveri sottili nell'aria. Sull'argomento, domenica, ha preso parola l'assessore all'Ambiente Alessio Dossi, che riportiamo.

«Al fine di evitare confusione, segnalo che il Comune di Lecco per conto di vari Comuni del territorio ha già chiesto (informalmente e formalmente) all'autorità competente in materia (Ats) di avere informazioni circa il reale impatto per la prevenzione da contagio Covid-19 di una sanificazione delle strade comunali. In questa situazione, che già richiede moltissimi sforzi, non serve né disperdere le energie né servono supereroi. Serve invece una corretta catena di comando che indichi, sulla base di competenze scientifiche e non altro, come procedere rispetto a determinate scelte. Siamo in attesa e interverremo, a seconda delle indicazioni, non appena avremo un riscontro».

Fasoli: «Non risulta utile per la gestione del virus»

Da Palazzo Bovara dunque arriva un'informazione importante, "verrà fatta una verifica". Nel territorio, intanto, ci si divide: alcuni Comuni hanno già provveduto o annunciato la sanificazione delle strade di competenza, vedi Garlate e Pescate, altri hanno comunicato ufficialmente che non lo faranno perché "non necessario al contenimento dell'epidemia", vedi Mandello e Santa Maria Hoè.

«Non è prevista a oggi la sanificazione delle aree pubbliche - scriveva nel bollettino quotidiano rivolto alla cittadinanza, lo scorso 14 marzo, il sindaco di Mandello Riccardo Fasoli - Tale attività può essere svolta per motivi parassitari o di inquinamento ma non risulta a oggi utile per la gestione del Covid-19. Qualora ci fossero aggiornamenti o novità, l'intera provincia attraverso Silea valuterà il da farsi».

Garlate: pulizia scattata lunedì mattina

A Garlate, sotto l'Amministrazione Giuseppe Conti, la sanificazione è cominciata questa mattina, partendo dai parchi pubblici. Nei prossimi giorni verranno comunicate le aree successive interessate dall'iniziativa. Nella limitrofa Pescate il sindaco Dante De Capitani ha annunciato sabato la volontà di provvedere a breve, così come nei comuni di confine con la martoriata provincia di Bergamo, ovvero Cisano, Caprino e Pontida: sanificazione al via da mercoledì 18 marzo grazie al contributo del Gruppo antincendio e della Protezione civile.

Venturini: «Non credo che Milano o Monza buttino via i soldi»

A spingere per il sì c'è "Noi per Lecco", con l'ex assessore all'Ambiente di Lecco Ezio Venturini che si rivolge proprio al suo successore a Palazzo Bovara. «Caro assessore, Milano, Napoli come Monza per arrivare sino a Garlate, piccolo comune del lecchese, stanno già responsabilmente sanificando e disinfettando piazze strade ecc - scrive Venturini - Non crediamo che il comune di Monza o Milano facciano una sanificazione per buttare soldi pubblici. Non c'è più tempo, poi l'eroe sarà lei non si preoccupi, ma la situazione è grave e per la salute pubblica e prevenzione le chiediamo di pulire e disinfettare e sanificare la nostra città. Non perda altro tempo. Che a Lecco vi sia stata sempre l'abitudine di non prendere mai una decisione non è una grande novità. Se così non fosse stato, avremmo già portato a casa progetti importanti. Ma di fronte a un problema di queste dimensioni e così difficile da risolvere, ma diciamo a gran voce, cosa ci vuole per pulire, disinfettare, sanificare la nostra città? Bergamo, Brescia, Milano, Napoli, Roma e addirittura Garlate lo hanno fatto o lo stanno facendo. Se l'assessore non vuole prendersi la propria responsabilità, che dia le dimissioni, ma temporeggiare non serve a nulla».

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