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Attualità Pescarenico / Via Cesare Beccaria, 9

I sindacati annunciano lo stato di agitazione della polizia penitenziaria: "Servono più risorse"

La protesta degli agenti anche al carcere di Pescarenico

Proclamato anche a Lecco lo stato di agitazione della polizia penitenziaria, a causa della scarsità di risorse per gli operatori del settore. Le segreterie provinciali delle organizzazioni sindacali Sappe, Sinappe, Osapp, Uil pp, Uspp, fns Cisl, fp Cgil "preso atto del riscontro negativo giunto dal Prap Lombardia in merito alla richiesta d’incontro sulle criticità del carcere di Pescarenico, che aumenteranno con l’introduzione del nuovo modello custodiale" hanno deciso di proclamare "lo stato di agitazione riservandosi di intraprendere ogni utile iniziativa di protesta, tesa a tutelare il personale del Corpo di Polizia penitenziaria in servizio presso la Casa circondariale di Lecco".

I sindacati precisano inoltre, in una nota inviata agli organi di informazione, che non intendono contestare l’adozione di un nuovo sistema custodiale, ma richiedono solamente "che il reparto di Polizia penitenziaria della Casa circondariale di Lecco possa essere dotato delle adeguate risorse umane e materiali che consentano di adempiere al mandato istituzionale in maniera funzionale e sicura e senza dover comprimere i diritti contrattuali previsti". I rappresentanti sindacali degli agenti hanno poi richiesto un incontro al Prefetto di Lecco, Sergio Pomponio, ritenendo la problematica sia meritevole della sua attenzione.

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