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Venerdì, 29 Marzo 2024
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«La Lombardia chiede alle Rsa di trasformarsi in strutture Covid: insensato»

Il consigliere regionale del Pd Raffaele Straniero commenta la nuova circolare del 23 aprile: «In Regione non hanno ancora capito la gravità del problema»

Con una circolare del 23 aprile, Regione Lombardia torna a chiedere alle Rsa di accogliere pazienti Covid, chiedendo loro di organizzarsi e identificare strutture interamente dedicate.

«Dopo una prima fase di gestione dell'emergenza - che ha reso necessario l'adozione di misure quali quelle approvate dalla Dgr n. 2906 dell'8 marzo - è ora possibile valutare il passaggio a una fase 2, consistente nella individuazione di soluzioni organizzative che richiedono tempi più lunghi di preparazione, condivisione di progetti e cambiamenti anche abbastanza radicali rispetto agli assetti storici, quali ad esempio l'eventuale attivazione di strutture sanitarie assistenziali interamente dedicate all'assistenza di pazienti Covid-19», recita la circolare della Giunta.

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Una decisione insensata, secondo il Gruppo regionale del Pd. «La circolare dimostra che la Regione non ha capito, dopo tutto quello che è accaduto, in che condizioni si trovano le Rsa - dichiara Raffaele Straniero, consigliere regionale del Pd - Eppure, l'assessore al Welfare Gallera aveva ammesso, tardivamente, che le case di riposo non avevano le capacità per farlo, che non hanno un modello idoneo a trattare pazienti Covid. Oggi, ancora, non vengono fatti i tamponi a ospiti e personale, mancano i dispositivi di protezione, manca la formazione specifica: sono tutti elementi di cui la Regione non si è occupata e non si sta occupando».

«Riprova che è la Regione a governare le residenze sanitarie per anziani»

Non solo. Aggiunge Straniero: «È stato il presidente Fontana a dire che le Rsa sono enti privati e autonomi, scaricando su di esse ogni responsabilità. La circolare, insieme alla delibera dell'8 marzo, invece, è l'ennesima prova che è la Regione a governare le residenze sanitarie per anziani, che sono parte del sistema sociosanitario regionale. Purtroppo, Palazzo Lombardia sta affrontando questo aspetto senza una strategia chiara e sicura».

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