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«Svincolo di Maggiana? Piazza e Formenti ne parlano con superficialità»

Il Comitato "Maggiana non si tocca" torna a parlare del chiacchierato svincolo di Mandello del Lario, per cui è appena stato stanziato un finanziamento regionale di trecentomila euro

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di LeccoToday

Il Comitato Maggiana Non si Tocca intende precisare che:
A fronte dell'emendamento dei Consiglieri Regionali Mauro Piazza e Antonello Formenti presentato nel Consiglio Regionale del 26 luglio 2019 all' ODG n. 429 nel quale si richiede l'impegno da parte della Giunta Regionale di finanziare l'opera dello svincolo di Maggiana per 300.000 euro, riteniamo doveroso fare alcune precisazioni riguardo al testo preso in considerazioni in quanto evidenziamo alcune gravi lacune d'informazione che pregiudicano la veridicità dello stesso.
Le dichiarazioni stesse dei due consiglieri regionali Piazza e Formenti nei punti che delineno l'Odg ci suggeriscono lecitamente alcune perplessità sull'approfondita conoscenza della tematica che è andata in trattazione.

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Entrando nel merito riteniamo doveroso sottolineare come :

1. Al primo punto dell' Odg dell'emendamento di consiglieri Regionali firmatari dichiarano che: «ad oggi visto i volumi di traffico risulta necesario snellire il transito veicolare nel comune di Mandello del Lario e nei comuni rivieraschi della Strada Provinciale 72 del lago».

Dichiarazione totalmente inesatta e non veritiera in quanto secondo l'indagine del traffico il flusso veicolare maggiore è nella direzione dalla città metropolitana di Milano verso Nord e viceversa. L'opera in trattazione e per cui si richiede il finaziamento va nella direzione opposta, ovvero dalla Valtellina in direzione sud con uscita Mandello del Lario e viceversa.

Secondo l'indagine del traffico svolta dal comune di Mandello del Lario, la realizzazione dell'opera avrà un'influenza del 2% sul traffico veicolare. Nella parte conclusiva si sottolinea l'inopportunità di tale opera e si suggerisce invece l'attuazione di altre modalità di mobilità sostenibile.

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Questa percentuale d'infleuenza è quantificata in un aumento di 300-400 macchine al giorno che insisteranno sulla strada cittadina di via per Maggiana, considerata strada di montagna in quanto non presenta la segnaletica orizzontale a mezz'aria e di semplice collegamento tra il paese e la frazione. Risulta essere inoltre poco illuminata, priva di marciapiedi e con molteplici criticità di sicurezza per i pedoni e gli abitanti della frazione interessata inquanto molti cittadini vedono le proprie abitazioni a ridorsso della strada interessata. Un aumento del traffico metterebbe in pericolo anche l'incolumità dei cittadini stessi.

Ci domandiamo dunque, Spett. Consiglieri Regionali, se eravate a conoscenza di questa indagine e di queste informazioni prima di redarre questo punto dell'emendamento, oppure se siete andati alla cieca solo per un mero interesse elettorale, in vsta delle elezioni amministrative del 2020 a Mandello del Lario. Ci sorgono inoltre molteplici perplessità sul cons. Piazza, in quanto, pur essendo stato nei luoghi in cui si prospetta la realizzazione della bratella, abbia potuto constatare anch'egli le criticità presenti nel territorio e l'ulteriore problematica di inquinamento olfattivo presente nall'area.
Ci levi una curiosità consigliere: forse gli interessi partitici ed elettorali prevalgono sulla salvaguardia del territorio, sull'impatto ambientale e sulle problematiche viabilistiche che si verrebbero poi a verificare?

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2. Nella valutazione dell'Odg i consiglieri Piazza e Formenti dichiarano che «la realizzazione dello svincolo consentirà il transito di parte del traffico leggero, diminuendo il congestionamento della provinciale 72 del lago e consentendo una nuova immissione in superstrada tra lo svincolo di Bellano, ubicato a monte della Strada Statale 36 lungo la strada Provinciale 62 della Valsassina e inversione di marcia in località Pradello».

Non sussiste nessun congestionamento nella direzione Nord, ovvero nel tratto che da Mandello del Lario va in direzione Colico, della Sp 72. L'opera nel tratto di Mandello risulterebbe di un importante impatto per il paese rivierasco, in quanto la bretella porterebbe il traffico veicolare in centro al paese e non esistono collegamenti idonei tra l'opera in trattatazione e i due paesi di Mandello ed Abbadia Lariana.

Mettiamo a conoscenza i consiglieri che l'indagine del traffico ha sottolineato come «altre interviste a persone in arrivo da comuni siti a nord del lago Di Como (interviste eseguite in uscita da mandello del Lario, con destinazioni a sud) o conducenti diretti verso nord, intercettati sulla Sp 72 (flusso diretto verso Mandello del Lario) evidenziano un flusso di mezzi che preferisce percorrere la Sp 72 al posto della SS36 e di conseguenza non impegna lo svincolo».

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Durante la discussione in Consiglio regionale, il consigliere Mauro Piazza ha individuato nell'esistenza dello svincolo la sola necessità del collegamento con il comune di Mandello del Lario di esclusivo interesse comunale e non inserita in un piano di una visione globale della gestione del traffico nel territorio rivierasco.

Teniamo a precisare che, a oggi, non esiste nessuno svincolo! Esiste solo il collegamento tra le due aree di servizio e il sottopasso, che sono a uso solo ed esclusivo dei mezzi di soccorso e di pubblica sicurezza. Precisiamo che l'allargamento delle corsie di accellerazione e decellerazione sono state soggette a denuncia di abuso edilizio nei confronti di Anas.

Per concludere, rimaniamo dunque basiti di fronte superficialità con la quale è stato trattato e disquisito tale argomento dal cons. regionale Piazza e dalle numerose lacune di carattere informativo che abbiamo potuto riscontrare da parte dei sign.ri Piazza e Formenti. Invitiamo gli organi istituzionali preposti a una revisione del finanziamento per un'opera inutile e di forte impatto ambientale su un territorio già interessato da innumerevoli problematiche di carattere ambientale e di consumo di suolo, oltre che a impegnare i soldi pubblici dei cittadini lombardi nella manutenzione della Statale 36.

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