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Martedì, 23 Aprile 2024
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«La nostra pazienza è finita, si facciano tamponi e test sierologici»

Appello congiunto di tre sindaci lecchesi per esami completi ai cittadini sintomatici. Conti, De Capitani e Montanelli hanno scritto anche a Regione e Ministero: «Se entro due settimane non avremo risposte certe ci rivolgeremo ad altre Ats con viaggi dedicati»

Lettera congiunta da parte di tre sindaci lecchesi ad Ats Brianza, Ministero della Salute, Regione, Provincia e Prefettura per reclamare tamponi e test sierologici per i cittadini. L'iniziativa porta la firma di Giuseppe Conti (Garlate), Piergiovanni Montanelli (Galbiate) e Dante De Capitani (Pescate). 

«Non possiamo più tollerare che a tre mesi dall'inizio della fase di emergenza epidemiologica l'Ats Brianza non dia ancora i tempi certi su quando i cittadini potranno fare i test sierologici e i tamponi - dichiara De Capitani illustrando l'iniziativa al mass media - Dobbiamo dare risposte certe ai nostri cittadini sintomatici al Covid-19. Adesso la nostra pazienza é finita».

Iniziati i test sierologici anche nel Lecchese, Ats: «I Comuni evitino iniziative sparse»

Da qui la scelta di mettere nero su bianco una presa di posizione forte e critica, indirizzandola alla Direzione Generale di Ats Brianza, all'Assessore regionale al Welfare Giulio Gallera, al presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana e per conoscenza al ministro della salute Roberto Speranza, al Prefetto Michele Formiglio e al presidente della Provincia Claudio Usuelli.

L'oggetto della missiva parla espressamente di "Richiesta urgente di test sierologici e relativi tamponi faringei a cittadini sintomatici da virus Covid-19". Nel caso in cui non dovessero ottenere risposte nel giro di quindici giorni, i tre sindaci si dicono pronti a rivolgersi ad altre Agenzie per la Tutela della Salute anche al di fuori dei confini regionali con trasferte dedicate. Ecco il testo completo.

Il testo della lettera

In relazione alla pesante emergenza pandemica ancora in atto, alle comunicazioni dell’Ats Brianza in ordine alla metodologia e priorità dei test sierologici e relativi tamponi naso-faringei, chiedendo ai sindaci di evitare "iniziative sparse e non coordinate da parte dei singoli comuni”, a distanza di oltre tre mesi dall’inizio della situazione epidemiologica, ancora non si conoscono le tempistiche relative all’effettuazione di tali test.

La considerazione del fatto che da questa settimana centinaia di migliaia di cittadini della Regione Lombardia, pure quelli con caratteristiche di sintomatologia dal virus, son tornati a lavorare e a svolgere le loro funzioni sociali e produttive senza un controllo sanitario accertativo, denota gravi ritardi in ordine alla conduzione di questi test sierologici e relativi tamponi di accertamento diagnostico che, come sindaci di comuni della Regione Lombardia, non riteniamo di dover più accettare, né comprendere.

Né riusciamo a capacitarci di quali possano essere i motivi - nessun funzionario o dirigente Ats o omologhi in regione Lombardia li ha mai esposti chiaramente - sul perché vi siano tanti e tali impedimenti ad effettuare tamponi naso faringei ai cittadini sintomatici non ricoverati, nella regione Lombardia.

Impedimenti che determinano, a distanza di tre mesi dall’inizio della curva pandemica, una situazione di grave incertezza nei cittadini sintomatici e la loro non celata consapevolezza di essere abbandonati a se stessi, nella situazione di poter essere incolpevolmente portatori del virus.

Vi chiediamo quindi di voler esporre con la massima chiarezza quali siano questi motivi ostativi alla mancanza di tamponi naso-faringei, pregandoVi di non insistere sul fatto di non avere sufficienti disponibilità di reagenti chimici o presidi medicali o tecnologici all’uopo o altre difficoltà di approvvigionamento, giacchè dopo mesi di pandemia come l’attuale, qualunque sostanza medicale, elemento chimico, reagente, o altro, in un distretto territoriale serio quale il nostro, si trova, si acquista, e nel caso si produce.

Non possiamo tollerare oltre il fatto che i nostri cittadini anche debolmente sintomatici non possano effettuare ancora sotto l’egida dell’Ats di riferimento nè i test sierologici e nè tantomeno i tamponi, e che ex posti in quarantena abbiano ancora dubbi se essere positivi o meno al Covid-19 e vivano con l’angoscia di essere portatori di contagio nel pieno di questa fase emergenziale.

Per cui con la presente Avvisiamo Tutte le S.V. che se entro due settimane non avremo risposte certe sulla tempistica di somministrazione dei test sierologici con relativi tamponi ai nostri cittadini sintomatici o ex posti in quarantena che ne faranno richiesta, è nostra intenzione visto che l’Ats locale non sarà apparsa nel frangente in grado di soddisfare le legittime istanze della cittadinanza, rivolgerci ad altre Ats anche al di fuori dei confini della Regione Lombardia, organizzando anche viaggi dedicati per ivi avere i servizi costituzionalmente dovuti.

In successiva o contemporanea istanza e procedendo senza indugio, chiederemo di essere ricevuti personalmente dal Ministro della Salute per comprendere come si possano avere - pur con tutte le giustificazioni per l’eccezionalità dell’evento - tali problematiche in ambito sanitario in Italia e nella zona d’Italia più colpita dalla pandemia e quindi in quella che conseguentemente avrebbe dovuto attrezzarsi per essere la meglio efficiente ed organizzata, a distanza di mesi dall’inizio della fase epidemiologica.

Il sindaco di Pescate Dante De Capitani

Il sindaco di Garlate Giuseppe Conti

Il sindaco di Galbiate Piergiovanni Montanelli

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