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Dal Wwf Lecco contributo di 2.000 euro per le foreste mondiali

Il 2019 è stato un anno di fuoco per le foreste nel mondo: in fumo circa 12 milioni di ettari di Amazzonia, oltre 8 milioni nell'Artico, 328 mila ettari tra foreste e altri habitat in Indonesia. Bonelli: «Per noi impegno importante»

Il 2019 ha visto bruciare circa 12 milioni di ettari in Amazzonia, oltre 8 milioni nell'Artico siberiano, centinaia di migliaia di ettari tra Indonesia e Australia.

Le fiamme, che sono il risultato della combinazione di deforestazione, agricoltura, zootecnia e cambiamenti climatici, stanno portando via vaste aree di foreste: uno degli ambienti più straordinari e ricchi di vita del pianeta, da sempre in prima linea contro i cambiamenti climatici e fondamentali. Gli alberi, infatti, svolgono un ruolo di adattamento al riscaldamento globale e assorbono un'enorme quantità di CO2.

Il sistema Terra, nella sua complessità, funziona attraverso alcuni grandi sistemi ecologici fondamentali per la vita sul pianeta e l'Amazzonia è uno dei tasselli più importanti: genera piogge, raffredda la Terra, assorbe gas serra, immagazzina carbonio, custodisce il 10% della biodiversità, contrasta la desertificazione, produce acqua, cibo e medicinali, per tutto il pianeta. Chi studia l'Amazzonia sa che stiamo drammaticamente raggiungendo un punto di non ritorno, oltre il quale le foreste, non più in grado di svolgere le loro funzioni ecologiche, collasserebbero lasciando dietro di sé erosione, siccità e aride savane. La scomparsa dell'Amazzonia, in una sorta di effetto domino, condizionerebbe il futuro di tutto il pianeta. 

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Per raggiungere questo obiettivo, il Wwf internazionale si troverà a lavorare su più fronti. bacino del Congo, Amazzonia, foresta atlantica, Indonesia. Il Wwf Lecco ha deciso di sostenere questo progetto internazionale di riforestazione con una donazione di 2.000 euro.

«Da alcuni anni abbiamo deciso di sostenere economicamente le attività del Wwf internazionale - spiega il presidente del Wwf Lecco, Lello Bonelli - Il Wwf è il Fondo Mondiale per la Natura, il cui scopo è appunto quello di raccogliere fondi da destinare a progetti di conservazione e tutela ambientale. Negli scorsi anni abbiamo contribuito alla protezione dell'orso polare, della tigre, del leopardo delle nevi. È più semplice e magari più d'impatto emotivo destinare fondi per un progetto di tutela di fauna selvatica, ma senza un habitat che ne consenta la vita, nessun animale può sopravvivere. Le drammatiche immagini dei koala australiani che muoiono tra le fiamme causate dagli incendi di quest'anno ne sono tragica testimonianza».

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«Per noi è un grosso impegno - prosegue Bonelli - reso possibile dalle tante attività che i nostri attivisti portano avanti sul territorio: corsi, escursioni, iniziative peri bambini, tavoli di raccolta fondi e dai contributi degli "Amici del Wwf Lecco", realtà del territorio che contribuiscono con piccole, ma per noi fondamentali donazioni, alle nostre attività. Ogni euro che riusciamo a mettere a bilancio è destinato a progetti di conservazione, a livello locale, come il progetto BarroBugBox per la tutela degli impollinatori nel Parco Regionale del Monte Barro, e a livello mondiale, con contributi come quello di quest'anno per le foreste amazzoniche. Continueremo a impegnarci su queste due direttrici che rappresentano il senso dell'impegno del Wwf lecchese, che è sempre quello di agire localmente, pensando globalmente».

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