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Dal 2022 nuovo digitale terrestre, il 90 per cento dei televisori è "da rottamare"

Servirà un nuovo decoder per i televisori acquistati prima del 2017. In arrivo la nuova tecnologia del digitale terreste per ricevere i canali tv

Digitale terrestre, cambia tutto. La nuova tecnologia in arrivo del digitale terreste per ricevere i canali tv si avvicina e gli italiani dovranno adeguarsi nel giro di 5 anni. Lo prevede la manovra all'esame del Senato.

Fondo di 100 milioni nella manovra

Un fondo di 100 milioni di euro in quattro anni, tra il 2019 e il 2022, è stato previsto per l'adeguamento degli apparecchi televisivi alle nuove frequenze del digitale terrestre. Il Governo prevede 100 milioni di incentivi che potrebbero coprire in tutto o in parte l'acquisto di decoder (dal costo minimo di 25 euro). La misura prevede che, a seguito dell'assegnazione di alcune frequenze attualmente utilizzate per il digitale terrestre alla trasmissione dati 5G, sia assegnato un contributo agli utenti finali per l'acquisto di televisiori in regola con il nuovo standard DVB-T2 che entrerà in vigore a metà 2022.

Riguarda il 90 per cento dei televisori

La transizione alla nuova modalità infatti dovrebbe rendere obsoleti quasi tutti gli apparecchi televisivi. Più del 90% dei televisori attualmente nelle case degli italiani non saranno in grado di ricevere le nuove trasmissioni. Servirà un nuovo decoder per i televisori acquistati prima del 2017. Il piano prevede inoltre la riforma completa della numerazione unica, il cosiddetto LCN che è tutt’ora oggetto di contenzioso, che indica la posizione nel telecomando delle varie reti.

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