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Cronaca Oggiono

Rapina, danneggiamento e percosse: arrestati tre giovani a Oggiono

Nella notte tra mertedì 1 e mercoledì 2 luglio, i carabinieri di Merate hanno arrestato 3 ragazzi, due moldavi e un italiano, per aver rapinato e picchiato un giovane della zona

I carabinieri della compagnia di Merate, grazie all’intensificazione dei servizi di controllo del territorio, avviata nel quadro delle iniziative promosse dal comando provinciale di Lecco, volte a contrastare i principali fenomeni criminali, hanno arrestato nella notte tra mertedì 1 e mercoledì 2 luglio tre persone che si erano rese responsabili poco prima di una rapina ai danni di un giovane a Oggiono.

Si tratta di D.D, 23enne moldavo, B.A, 21enne e G.V, 20enne moldavo, tutti residenti ad Oggiono.
Erano infatti da poco passate le 23.30 quando due amici, con le rispettive autovetture, stavano ritornando alle proprie abitazioni. Nel transitare in Oggiono, in via 1° Maggio, si sono trovati costretti a fermarsi poiché una vettura, un' Audi A4, ferma in mezzo alla carreggiata, stava sbarrando loro la strada.

I due amici, di 22 e 25 anni, entrambi residenti in zona, una volta fermatisi, sono scesi dalle loro auto per verificare cosa fosse successo. Improvvisamente i due sono stati aggrediti  da tre sconosciuti, sbucati dal ciglio della strada, che hanno iniziato a colpirli con calci e pugni.
Le vittime hanno tentato di darsi alla fuga ma, mentre uno di loro è riuscito a risalire sul proprio mezzo a ad allontanarsi con l’auto, il più giovane dei due è riuscito solo ad allontanarsi a piedi, lasciando sul posto la sua Fiat 16 ed il suo smatphone cadutogli nel corso dell'aggressione.

Una volta allontanatosi, il giovane ha dato l’allarme alla centrale operativa dei carabinieri della compagnia di Merate grazie ad un secondo cellulare in suo possesso. In breve tempo sono giunti sul posto due pattuglie delle stazioni dei carabinieri di Costamasnaga e di Cremella che, insieme alla vittima, dopo averle prestato i primi soccorsi, sono tornati sul luogo del fatto, constatando che sia il telefono cellulare che l’auto erano stati rapinati dal terzetto dileguatosi immediatamente dopo l’aggressione.

A quel punto, ricevuta anche una sommaria descrizione dei rapinatori, si è dato il via ad una meticolosa caccia all’uomo mediante la perlustrazione dell’area tra i comune di Oggiono e Molteno, area di fatto circondata dalle pattuglie dei carabinieri.
In particolare, sfruttando anche l’applicazione dell’i-phone rapinato, che segnalava la presenza sempre nel comune di Oggiono, è stata individuata nella via al Mognago, ad opera della pattuglia di Costamasnaga, una Audi A4 priva di targa corrispondente a quella indicata dalle vittime, regolarmente parcheggiata e chiusa.

A poca distanza sono stati poi intercettati dai carabinieri due giovani a piedi che, alla vista dei militari, hanno cercato di fuggire venendo però subito bloccati ed identificati e poi condotti immediatamente presso la caserma di Costamasnaga.
Intanto, la pattuglia della stazione di Cremella aveva rinvenuto in via De Gasperi di Molteno, la Fiat 16 rapinata poco prima, aperta, con le luci accese e le chiavi inserite, visibilmente danneggiata.

Poiché all’appello mancava ancora uno dei tre rapinatori, nonché il telefono asportato, le ricerche sono continuate incessantemente finché i carabinieri, transitando nuovamente nella via ove era stata rinvenuta l’Audi A4 usata dai rapinatori, hanno notato un giovane che stava cercando di entrare nel cortile di una abitazione. Il ragazzo, poi identificato in è stato subito bloccato dai militari che, a seguito della perquisizione personale, hanno ritrovato lo smatrphone.

Presso la stazione dei carabinieri di Costamasnaga i tre fermati sono stati infine riconosciuti dai giovani aggrediti, che stavano formalizzando la denuncia. Sia l’auto che lo smartphone sono stati restituiti al legittimo proprietario, mentre i tre giovani sono stati dichiarati in arresto per rapina aggravata in concorso, danneggiamento e percosse e una volta espletate le formalità di rito, associati al carcere di Lecco, a disposizione dell’autorità giudiziaria.

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