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Cronaca Bellano

Vandali imbrattano monumento per il 25 Aprile. Subito ripulito dai volontari

I fatti a Bellano. Nogara, Pd: «Atto vigliacco in vista delle celebrazioni, tra l'altro compiuto durante le restrizioni per il Covid». Il sindaco Rusconi: «La memoria di chi ha dato la vita per la nostra libertà sarà sempre più forte. Grazie a chi ha posto rimedio»

Grave episodio di vandalismo a Bellano dove, in occasione del 25 Aprile, alcuni ignoti hanno preso di mira il monumento ai caduti in località Vendrogno. Grazie all'intervento dei volontari il cippo imbrattato è già stato stato ripulito. Il fatto è stato segnalato da Andrea Nogara, segretario di circolo del Pd, e condannato anche dal sindaco Antonio Rusconi, il quale ha voluto ringraziare il gruppo antincendio boschivo prontamente intervenuto per rimediare al danno.

«Gesto ancor più grave perchè compiuto sulle montagne dove i Partigiani combatterono per la nostra libertà»

«Alla vigilia della celebrazione del 25 Aprile, giornata nazionale della liberazione dal nazi-fascismo, il territorio di Bellano è stato segnato da un vile attacco a uno dei tanti cippi che, sparsi tra lago e valli, ricordano il sacrificio di coloro che morirono per la nostra liberazione - ha dichiarato Andrea Nogara - Il monumento ai caduti di San Grato, località di Vendrogno, è stato vergognosamente imbrattato con della vernice a smalto. Non si tratta soltanto di avere palesemente disatteso i divieti sulla mobilità che, da ormai due mesi, ci costringono, giustamente, a casa obbligandoci a rinunciare anche alle passeggiate sui nostri monti, ma soprattutto avere offeso la memoria dei nostri nonni e padri che, nella Muggiasca particolarmente, combatterono il regime fascista e gli invasori nazisti restituendoci la tanto agognata libertà. Tutti ricordano, nei nostri paesi, i racconti dei nostri avi su quel giorno, sulla discesa dei Partigiani da quelle montagne che per tanti mesi erano state la loro casa, il loro rifugio e, purtroppo per tanti, la loro tomba. I festeggiamenti per l’indipendenza ritrovata e i lavori di ricostruzione di un tessuto economico, sociale e materiale devastato da anni di conflitto. Ecco quindi spiegato - incalza il segretario cittadino del Pd - cosa ha sfregiato chi ha pavidamente commesso il fatto, non solo una storica stele, luogo annualmente delle celebrazioni di ricordo, ma soprattutto il ricordo dei tanti combattenti di quelle zone e dell’Italia intera». 

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Nogara ha quindi ringraziato il Comune di Bellano che, contattato, «ha prontamente risposto all’appello inviando i volontari di Protezione Civile a ripulire il cippo per permettere nella giornata di sabato 25 aprile, seppur sotto tono a causa del coronavirus, lo svolgimento dei tradizionali riti civili che non saranno di certo fermati da questo segno». 

Il segretario del Pd bellanese ha infine commentato: «Consentitemi di ricordare ai pochi che lo dimenticano, il significato di questa celebrazione. Fino a quando ci sarà chi, indegnamente, compirà queste azioni avrà senso commemorare e ricordare il 25 Aprile e i valori di libertà che sono racchiusi in questa fondamentale data della nostra storia»

In merito a quanto accaduto, tramite un post su facebook sono intervenuti anche il sindaco Antonio Rusocni e i colleghi del gruppo Bellano Guarda Avanti: «Ci hanno provato... magari ci riproveranno.... ma L’Unità, il senso di comunità, la memoria di chi ha dato la vita per la nostra Libertà saranno sempre più forti! Grazie di cuore ai volontari della squadra Antincendio Vendrogno, a Beppe Arrigoni e Pierandrea Acerboni per l’immediato lavoro di pulizia. Appena le condizioni lo permetteranno - ha concluso il primo cittadino - completeremo la pulizia e con l’occasione riqualificheremo questo piccolo grande monumento».

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