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Ritorna dalle vacanze, ma il viaggio in treno è un calvario: la disavventura di Giovanni

Giovanni Romano, monzese, era in viaggio su un treno per Lecco quando si è ritrovato fermo per due ore sulle rotaie

Un incubo, più che un tranquillo rientro dalle vacanze. Incolpevoli passeggeri che dopo quasi 2 ore di attesa fermi all’interno dei vagoni non lontano dalla stazione di Sesto San Giovanni sono scesi e camminando lungo i binari hanno raggiunto lo scalo ferroviario nella speranza di trovare un taxi o un autobus per ritornare a casa.

Un ritorno che il monzese Giovanni Romano certamente non dimenticherà. Alle 20.30 di venerdì 21 luglio - mentre su Monza, la Brianza e il Milanese si abbatteva un violentissimo acquazzone che ha provocato molti danni -  il monzese era da poco arrivato alla stazione Centrale al rientro da Salerno. “Pensavo di rientrare a Monza nel giro di 30 minuti  - racconta ai colleghi di MonzaToday -. Ma la gioia ha lasciato ben presto lo spazio all’amarezza: molti treni erano stati cancellati, altri riportavano ritardi di oltre un’ora e mezza. A quel punto ho preso al volo il treno delle 21.20 diretto a Lecco”. Con valigia e zaino in spalla Romano è salito sul vagone ma la gioia del ritorno è durata poco: poco dopo fuori la stazione di Sesto San Giovanni il treno si è fermato.

All’inizio Romano e gli altri viaggiatori pensavano che si trattasse di una breve interruzione, probabilmente causata dal maltempo che proprio poche ore prima si era abbattuto sulla Brianza. “Il tempo passava e nessuno ci sapeva dare informazioni – prosegue -. Lì, fermi sul treno attorno il buio pesto. Ci è stato riferito da un addetto che la sosta era imposta dalla caduta di una pianta sui binari, ma non ci era stato dato un orario di ripartenza”. Gli animi via via si sono scaldati fino a quando intorno alle 23.15 sono state aperte le porte dei vagoni così da permettere, a coloro che volevano e soprattutto abitavano vicino, di raggiungere la stazione di Sesto San Giovanni che si trovava a circa 200 metri di distanza.

Al buio Giovanni e altri passeggeri (alcuni anche stranieri) hanno deciso di raggiungere lo scalo a piedi, ma a quel punto si sono trovati di nuovo di fronte a un problema. “Non ho trovato un autobus, né un taxi – prosegue -. Non c’erano addetti a fornire informazioni, né era stato organizzato un bus per il trasporto nella stazione più vicina così da permettere ai passeggeri di prendere un altro treno per Lecco. Con estrema fortuna sono salito su un autobus che sarebbe passato anche a Monza e a quel punto ho sperato davvero che questa disavventura fosse terminata”.

Arrivato in piazza Castello poco prima della mezzanotte Romano si è poi incamminato verso casa (zona Cederna) passando per le vie devastate dal nubifragio, camminando tra piante e rami caduti sulla strada.

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