rotate-mobile
Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Brivio

Carabinieri di Brivio aggrediti da coppia di fidanzati. Il sindaco: «Occorre legge che consenta loro di difendersi»

Il fattaccio nella tarda serata di mercoledì: ventenni marocchini litigano, chiamano i militari e durante il controllo diventano violenti. Airoldi: «Solidarietà al maresciallo e suoi uomini»

Fa ancora discutere il fatto di cronaca avvenuto mercoledì sera ad Airuno. Una coppia di fidanzati ventenni, di origine marocchina, ha aggredito i carabinieri durante un controllo alla stazione ferroviaria. A farne le spese due militari in servizio alla vicina caserma di Brivio, finiti al pronto soccorso a causa delle ferite riportate.

Gli uomini dell'Arma sono stati inizialmente contattati proprio dalla giovane a causa di un litigio con il fidanzato, risultato all'accertamento sprovvisto di permesso di soggiorno. Il ragazzo è così scappato, e appena si è resa conto della gravità della situazione, anche la ventenne si è scagliata, a suon di calci di pugni, contro i Carabinieri partiti all'inseguimento. La colluttazione si è conclusa sui binari della stazione, con l'arresto della coppia per resistenza, violenza e lesioni a pubblico ufficiale.

Poliziotto aggredito, in carcere gli aggressori

Sul vile episodio di violenza si è registrato l'intervento del sindaco di Brivio Federico Airoldi, attraverso un messaggio di solidarietà postato sulla propria pagina Facebook.

«A titolo personale e in qualità di sindaco - scrivea Airoldi - a nome della Giunta e dell'intero Consiglio comunale esprimo solidarietà e vicinanza al Comandante della Stazione Carabinieri di Brivio maresciallo Vincenzo Valenza e ai suoi uomini, colpiti dall'ennesimo episodio di violenza. Occorre quanto prima un'iniziativa di Legge che metta le forze dell'ordine in condizione di tutelare la propria e l'altrui sicurezza senza il patema d'animo d'essere perseguiti per aver fatto il proprio dovere».

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Carabinieri di Brivio aggrediti da coppia di fidanzati. Il sindaco: «Occorre legge che consenta loro di difendersi»

LeccoToday è in caricamento