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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Calolziocorte

Calolzio piange Pietro Augruso, morto nello schianto in moto mentre andava al lavoro

Il giovane, 26 anni, era stato animatore in oratorio e aveva militato nelle giovanili della Carpe Diem Basket. L'incidente lungo la provinciale che collega Torre De' Busi con Caprino

Si chiamava Pietro Augruso, abitava a Calolziocorte ed era diretto al lavoro nella Bergamasca il giovane morto nel tragico incidente in moto avvenuto questa mattina alle 7.30 a Torre De’ Busi. Augruso, 26 anni, stava viaggiando in sella alla sua Ducati Monster  quando all’improvviso, per cause ancora al vaglio di Polizia Stradale e Carabinieri giunti sul posto, si è scontrato in via San Michele sulla Provinciale 177 diretta a Caprino, con una Fiat Panda proveniente dalla direzione opposta, andando poi a sbattere contro il muro e contro un’altra macchina. Immediato l’intervento dei  Volontari del Soccorso di Calolzio e dell’elisoccorso, ma purtroppo per il giovane centauro non c’è stato più nulla da fare.

L'incidente lungo la Provinciale a Torre De' Busi, vani i soccorsi

Augruso abitava in via Pertus, in località Moioli, al confine tra le frazioni di Rossino e Lorentino e lavorava come impiegato in una ditta di Mapello. Tantissime in queste ore le attestazioni di cordoglio rivolte ai famigliari del ragazzo, a partire dal papà ferroviere Antonio e da mamma Letizia, impiegata in Tribunale a Lecco. Appassionato di animali, di sport e soprattutto di moto e di basket, Pietro era molto conosciuto e stimato nel Calolziese dove gli amici lo ricordano come un ragazzo socievole, sorridente e pieno di interessi. Aveva anche militato alcuni anni nelle giovanili della Carpe Diem Calolzio di Pallacanestro e successivamente in Prima Divisione.  

«Pietro era stato animatore nel nostro oratorio, in particolare durante il Cre estivo, e aveva frequentato la scuola Caterina Cittadini di piazza Regazzoni - ricorda don Matteo Bartoli, coadiutore della parrocchia del centro città - Era una ragazzo molto attivo, pieno di interessi, e soprattutto credeva nel valore dell’amicizia. Ci uniamo al dolore dei famigliari in questo momento terribile». 

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