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Cronaca Via Eremo

Coronavirus, il punto: 66 casi nel Lecchese, la Regione apre la raccolta fondi. Il Coni ferma lo sport

La Lombardia tocca quota 5.469 casi, nel Lecchese aumento di tredici unità

Sono 5.469 i contagiati in Lombardia e Bergamo supera le quattro cifre con 1.245 tamponi positivi contro i 997 registrati solo un giorno fa. E quanto emerge dai dati della Protezione civile. Segue Lodi 928 casi (853 il raffronto con domenica 8 marzo), poi Cremona 916 certi (665) in fase di verifica e aggiornamento 516 (291), Brescia tocca i 739 casi (501), seguita da Milano 506 (406), di cui circa 200 in città. Numeri più contenuti per Pavia 296 (243), Mantova 102 (56), Lecco 66 (53), Monza Brianza 64 (59), Varese 44 (32 i casi solo ieri), Como 40 (27) e Sondrio 7 (6). Incoraggiante la frenata nel numero di contagi nel Lecchese: +24, +18 e +13 il trend degli ultimi giorni.

Provincia Casi positivi
Bergamo 1.245
Lodi 928
Cremona 916
In fase di verifica e aggiornamento 516
Pavia 296
Brescia 739
Milano 506
Monza e Brianza 64
Mantova 102
Varese 44
Sondrio 7
Como 40
Lecco 66

Tabella - Dati forniti dalla Protezione Civile con una nota alle 18 di lunedì 9 marzo

Il Coni: «Sport fermato fino al 3 aprile»

Fino al 3 aprile lo sport agonistico non sarà disputato in Italia. È questa la decisione presa e comunicata da Giovanni Malagò, presidente del Coni, nel corso della serata di lunedì 9: la scelta è stata presa all’unanimità al termine della riunione, indetta dallo stesso presidente, alla quale hanno partecipato i rappresentanti delle Federazioni degli Sport di Squadra, unitamente al Segretario Generale Carlo Mornati. Dopo aver ascoltato le opinioni di tutti gli intervenuti (alcuni in presenza, altri via Skype), Malagò ha pubblicamente ringraziato i Presidenti federali e le Federazioni per la grande coesione e l’apprezzata unità di intenti manifestate in un’occasione così delicata per il Paese e in particolare per il mondo dello sport che non ha precedenti nella storia.

Confermando che in ogni azione e circostanza la tutela della salute è la priorità assoluta di tutti, al termine della riunione il Coni all’unanimità ha stabilito che: tutte le decisioni prese dalle singole FSN e DSA fino ad oggi sono da considerarsi corrette e nel pieno rispetto delle norme e delle leggi emanate e attualmente in vigore; sono sospese tutte le attività sportive ad ogni livello fino al 3 aprile 2020 e per ottemperare a questo viene richiesto al Governo di emanare un apposito Dpcm che possa superare quello attuale in corso di validità. Il Coni chiederà alle Regioni, pur nel rispetto dell’autonomia costituzionale, di uniformare le singole ordinanze ai decreti della Presidenza del Consiglio dei Ministri al fine di non creare divergenti applicazioni della stessa materia nei vari territori e al Governo di inserire anche il comparto sport, sia professionistico sia dilettantistico, nell’annunciato piano di sostegno economico che possa compensare i disagi e le emergenze che lo sport italiano ha affrontato finora con responsabilità e senso del dovere, rinunciando in alcuni casi particolari allo svolgimento della regolare attività senza possibilità di recupero nelle prossime settimane a causa di specifiche temporalità delle manifestazioni.

«Ho appreso con piacere l’esito dell’incontro svoltosi oggi al Foro Italico con il presidente del Coni, Giovanni Malagò e i presidenti delle Federazioni degli Sport di squadra. Ringrazio tutti per la serietà, la collaborazione e la presa di coscienza della gravità della situazione. Sono già al lavoro per la stesura del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in materia sportiva, che spero possa essere firmato già nella giornata di domani», ha scritto un soddisfatto Ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, in una nota.

La Regione apre la raccolta fondi

«E’ attivo da oggi il conto corrente ‘Regione Lombardia-Sostegno emergenza Coronavirus’ (numero Iban IT76P0306909790100000300089) per raccogliere fondi per sostenere le nostre strutture sanitarie, i nostri medici, infermieri e tutto il personale che in questi giorni sta combattendo una durissima battaglia per curare i cittadini lombardi e sconfiggere il Covid-19». Lo ha comunicato il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana.

«Anche in questa occasione – sottolinea il presidente - i lombardi hanno dimostrato il loro grande ‘coeur’. Al mio ufficio sono pervenute in questi giorni, infatti, migliaia di telefonate e mail da parte di cittadini e imprenditori desiderosi di offrire il proprio contributo. Per ciò ho ritenuto utile chiedere a Bankitalia, che ringrazio per la celerità della risposta, l’apertura di un conto corrente dedicato».

«Ringraziando ancora tutti per la generosità che vorranno dimostrare – conclude Fontana – assicuro che tutte le donazioni saranno rendicontate fino al singolo centesimo».

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