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Cronaca

Disordini durante Como-Lecco: disposti dieci Daspo dal Questore, in arrivo l'undicesimo

Nove tifosi della Calcio Lecco sono destinatari, in queste ore, dei provvedimenti; due quelli della fazione comasca

Il Questore di Como ha emesso in questi giorni dieci provvedimenti Daspo in conseguenza dei disordini verificatisi in occasione della partita di calcio Como-Lecco giocata il 22 maggio scorso allo Stadio Sinigaglia di Como; un undicesimo provvedimento è in fase istruttoria. I tifosi destinatari dei provvedimenti, nove della fazione lecchese e due di quella comasca, vedono così sfumare, ad inizio campionato, la possibilità di seguire la loro squadra del cuore.

Tensione sin dal principio

Il giorno della partita si era assistito a momenti di tensione sin dall’arrivo alla stazione di Como San Giovanni degli ultras lecchesi, ma i primi veri disordini, con lancio di petardi, si erano verificati durante il trasporto allo stadio in bus. Giunti poi nell’area di servizio esterna riservata, un folto gruppo di tifosi lecchesi si era incamminato in direzione dell’area riservata alla tifoseria comasca, delimitata dagli elementi separatori mobili. Giunti in prossimità della barriera, un tifoso del Lecco aveva tentato di oltrepassarla, venendo però fermato da alcuni operatori delle forze di polizia. I momenti di tensione hanno portato a un’azione di alleggerimento da parte della Polizia.

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Poco dopo, il numeroso gruppo di ultras del Lecco, acquisita la notizia che all’interno dello stadio parecchi tifosi del Como avevano provato a raggiungere la curva ospite attraverso l'inconcepibile apertura del settore Distinti, aveva dapprima tentato di forzare l’apertura di uno dei cancelli, poi aveva provato ad entrare dal previsto varco d’ingresso, cercando di forzarlo, quest'ultima azione ha portato a una seconda carica di alleggerimento da parte degli agenti in tenuta antisommossa. La situazione, già tesa in principio per la gestione dei biglietti, si era infine normalizzata solo dopo l'ingresso nello stadio, ciascuno nel proprio settore, di tutti i tifosi.

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Le indagini 

Nei giorni seguenti gli investigatori, avvalendosi anche della documentazione realizzata dagli operatori della Polizia Scientifica, erano riusciti a dare un nome a nove soggetti travisati appartenenti alla tifoseria del Lecco e a due tifosi comaschi, tutti rei a vario titolo degli atti di violenza fuori e dentro lo stadio. A tutti loro si sta provvedendo in questi giorni a notificare i provvedimenti di Daspo.

Immediata conseguenza sarà non solo il divieto di accesso agli impianti sportivi per un periodo che varia da un minimo di un anno ad un massimo di due anni e sei mesi, ma anche l’obbligo di permanere, tre ore prima e tre ore dopo l’incontro di calcio, al di fuori della zona perimetrale dello stadio. Ulteriore conseguenza ugualmente interdittiva, legata alle modifiche apportate dal cosiddetto "Decreto Sicurezza-bis", è rappresentata dall’impossibilità per i destinatari del Daspo di accedere allo stadio con qualsiasi tipologia di biglietto sino a quando non ottengano la riabilitazione, procedura attivabile a richiesta degli interessati non prima di tre anni dal termine del divieto di accesso.

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