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Cronaca

Da Lecco alla Siria: Don Mendoza incontra i bimbi della Pietro Scola

Un evento speciale alla scuola di Rancio con il sacerdote di Damasco: "Nessuno è troppo piccolo per fare del bene"

Non capita tutti i giorni quello che è successo alla scuola primaria “Pietro Scola” di Rancio. Una storia nata da un semplice gesto, che ha però generato frutti sorprendenti a migliaia di chilometri di distanza. “L’anno scorso i nostri bambini hanno visto in un video alcuni loro coetanei siriani che raccontavano la loro vita quotidiana: le difficoltà, le paure, i lutti, la nostalgia della pace. Ma anche il desiderio di non essere lasciati soli, di non essere dimenticati dal mondo” racconta la direttrice Annamaria Formigoni.

Di fronte a questo grido, i bambini della Pietro Scola con le loro maestre si mobilitano per aiutarli: è inverno e fa freddo, soprattutto a causa della scarsità di gasolio. “Regaliamo delle giacche”, questa l’idea di un bambino, che è diventata realtà tramite tante piccole iniziative proprio pensate dai piccoli alunni: vendita di dolcetti e braccialetti fatti in casa, tornei e mercatini.

Aprile 2015: il prete salesiano venezuelano Alejandro José Leon Mendoza, in Siria dal 2011 e da tempo direttore del Centro giovanile salesiano nel quartiere di Mazraa di Damasco, viene in Italia. Prima tappa: la Pietro Scola. “Quando i nostri universitari hanno saputo come vi eravate mossi per il bene dei nostri bambini, sono rimasti profondamente colpiti. Mi hanno detto, abbiamo capito che nessuno è troppo piccolo e impotente per fare il bene.

"E così, come gesto di ringraziamento, hanno deciso di dedicare una parte del loro tempo ad attività di animazione e di gioco rivolte ai bambini musulmani dei centri di raccolta per gli sfollati in città -ha raccontato ai bambini don Alejandro - Davvero, non immaginate quanto bene fate quando fate il bene”.

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