rotate-mobile
Cronaca

«#iononhopaura»: la solidarietà dei lecchesi ai giornalisti Crippa e Grossi

Un nutrito gruppo di operatori della stampa, cittadini, istituzioni e forze dell'ordine al presidio a sostegno dei cronisti vittime rispettivamente di minacce e aggressione

"#iononhopaura": con questo spirito, trasformato in un hashtag sui social network, un nutrito gruppo di cittadini e operatori della stampa ha partecipato al presidio organizzato davanti alla redazione de "La Provincia di Lecco" in segno di solidarietà ad Antonella Crippa, giornalista minacciata via mail, e al collega Beppe Grossi, un anno fa vittima di una vile aggressione.

A proporre il presidio il sindacato di categoria, Fnsi, e l'Associazione lombarda dei giornalisti. Presente anche l'Ordine nazionale dei giornalisti. Numerosi i colleghi di Crippa e Grossi che si sono aggregati al presidio, oltre naturalmente alla redazione de "La Provincia" guidata dal direttore Diego Minonzio. In strada per il presidio anche esponenti delle istituzioni, della società civile e delle forze dell'ordine. A prendere la parola Paolo Perucchini, presidente dell'Alg, e Beppe Giulietti presidente della Fnsi, il quale ha sottolineato l'importanza di non arretrare di fronte a simili minacce, invito rivolto ai giornalisti ma anche ai cittadini. Con loro Anna Del Freo, segretario generale aggiunto vicario della Fnsi e vicepresidente della Alg.

«Non si deve esprimere solidarietà alla sola testata coinvolta, perché quete minacce colpiscono l'Articolo 21 della Costituzione sulla libertà di pensiero, e il diritto delle persone a essere informate - ha spiegato Giulietti - C'è un clima pericoloso a Lecco che è l'idea che un giorno, abrogati i giornalisti, i magistrati e i poliziotti, tutti avranno la possibilità di esprimersi liberamente sulla rete senza i mediatori della comunicazione. È un pensiero molto pericoloso perché si vede l'inizio e non si vede la fine».

Cronista de "La Provincia" picchiato

Antonella Crippa, qualche giorno fa, era stata vittima di intimidazione attraverso una e-mail con l'invito a «guardarsi le spalle» e tanto di copia di un articolo che raccontava l'aggressione subita tempo addietro da un altro giornalista de "La Provincia", Beppe Grossi. «Ci tengo a ringraziare tutti coloro che mi hanno dimostrato solidarietà - ha spiegato Crippa - Io non mi sento sola. Condivido la battaglia che Alg e Odg stanno portando avanti sull'inasprimento delle pene per chi minaccia i giornalisti e tenta di imbavagliare la stampa: è un atto più grave che minacciare un normale cittadino, perché si impedisce di raccontare la verità. Queste minacce non mi spaventano. Io vado avanti». 

Grossi, vittima di una vile aggressione nell'aprile del 2017, ha spiegato: «La causa sta andando avanti e a quanto pare andrà a mio vantaggio, ma non è la cosa più importante: voglio che questa persona capisca che chi scrive non deve essere picchiato».

Ai colleghi Crippa e Grossi va la piena solidarietà della redazione di Lecco Today.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

«#iononhopaura»: la solidarietà dei lecchesi ai giornalisti Crippa e Grossi

LeccoToday è in caricamento