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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Lecco, dimensionamento scolastico: la Giunta delibera la proposta definitiva

«Ringrazio tutti quelli che hanno partecipato con spirito costruttivo a questa difficile discussione e che hanno dimostrato grande affetto per la scuola»

La Giunta comunale di Lecco - giovedì 25 agosto - ha formalizzato una proposta di dimensionamento delle istituzioni scolastiche del I° ciclo, che - ora - verrà sottoposta ai Consigli di Istituto degli Istituti comprensivi della città di Lecco e ai Comuni contermini, interessati dal procedimento in corso, e, così, acquisire i pareri formali ai sensi della normativa vigente.

La proposta definitiva, che fa seguito al lungo percorso di partecipazione - popolare e istituzionale - compiuto negli ultimi mesi, ha recepito - spiega il Comune - «l'esigenza di individuare un maggiore equilibrio numerico fra diversi Istituti comprensivi, continuando però a mantenere inviariato l'impianto della riorganizzazione a 3, così favorevolmente indicata dalla maggioranza dei soggetti che si sono espressi, conservando l'asta fluviale del Cladone come asse di divisione dei 2 Istituti comprensivi della parte alta della città e continuando ad assicurare la rigorosa l'applicazione di tutti i criteri dichiarati», ossia:

  • la presenza in ogni istituto comprensivo di tutti gli ordini di scuola del I° ciclo, elemento propriamente costitutivo del concetto stesso di istituto comprensivo;
  • la capienza dei numeri delle sezioni da un ordine all' altro dell' istruzione;
  • la territorialità, cioè storicità dei flussi da un plesso all' altro, flussi spesso facilmente giustificati dalla dislocazione dei plessi e della loro vicinanza all' utenza;
  • il rispetto dei parametri di legge imposti o consigliati dallo Stato e/o dalla Regione Lombardia: 600 il numero minimo per l' autonomia didattica dell' istituto comprensivo, 1.000 il numero del cosiddetto "dimensionamento ottimale", 1.750 la soglia di attenzione oltre la quale si consiglia di non andare.

Le scelte operate hanno consigliato - inoltre - un cambio di denominazione dei costituendi Istituti comprensivi, per conservare l'attuale denominazione dei 2 Istituti della parte alta della città.

«Si è trattato di un percorso impegnativo e non privo di difficoltà per i tanti vincoli normativi e oggettivi ai quali è sottoposta un'impresa di queste proporzioni - spiega Salvatore Rizzolino, assessore all'istruzione - ma alla fine il risultato definisce un nuovo assetto amministrativo dell'interno servizio scolastico della città che, offrendo le più solide garanzie per una didattica pienamente verticalizzata, allo stesso tempo mette al riparo il sistema dagli imprevedibili contraccolpi del preoccupante fenomeno del calo delle nascite, definendo un impianto duraturo, flessibile e aperto a futuri sviluppi e miglioramenti».

«Ringrazio di cuore tutti quelli che hanno partecipato con spirito costruttivo a questa difficile discussione - conclude Rizzolino - e che hanno dimostrato un grande affetto per la scuola».

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