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Cronaca

Legionella nel Bresciano: il batterio nelle torri di raffreddamento

Ancora in corso le indagini del Lecchese, nella cui zona i casi sono al momento limitati e in gran parte via di risoluzione

I campionamenti dell'Ats effettuati nelle torri di raffreddamento di alcune aziende hanno dato esito positivo: 9 su 10, infatti, hanno rilevato la presenza della legionella; 7 su 18, invece, i campioni infetti prelevati dalle acque del Chiese, e i due fatti potrebbero essere collegati: le ditte utilizzano infatti l'acqua del fiume.

Il batterio potrebbe essere la causa dell'emergenza di polmonite in atto nel Bresciano, forse trasportato sul territorio dall'evaporazione dell'acqua stagnante presente nelle torri, durante il periodo di inattività del mese di agosto.

I dati sono stati presentati da Carmelo Scarcella, direttore generale dell’Agenzia di Tutela della Salute di Brescia, e dall’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera. Ai sindaci di Montichiari, Calvisano e Carpenedolo, l'Ats ha chiesto ordinanze urgenti affinché vengano effettuate le procedure di sanificazione. Nella diffusione dell'epidemia, è stata invece completamente scagionata la rete idrica.

La notizia su MonzaToday.it

Indagini in corso nel Lecchese

Proseguono le verifiche dell'Ats della Brianza sui casi registrati nel Lecchese, che rimangono nei canoni dei casi già registrati negli scorsi anni. Sin qui, a perdere la vita è stato il ristoratore brianzolo Antonio Mandelli, la cui situazione medica era descritta come già compromessa.

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