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Cronaca Vendrogno

Morto con il parapendio, Arezzo si stringe alla famiglia: giovedì i funerali del giovane

La salma del giovane consulente ha fatto rientro in città dopo la tragedia avvenuta in Valsassina. Giovedì 27 le esequie alla Pieve

E' tornato martedì ad Arezzo Lorenzo Bruni, il 31enne morto precipitando con il parapendio all'Alpe Giumello. Il giovane consulente è stato trasferito a casa, dove parenti e amici lo hanno aspettato per poterlo salutare un'ultima volta. Sul suo corpo non è stata eseguita nessuna autopsia, solo un accertamento cadaverico, poi la Procura di Lecco ha dato il nullaosta per le esequie; indagini in corso, eseguite dai Carabinieri della Stazione di Bellano, sull'attrezzatura.

Come riportato da ArezzoNotizie.it, dalla serata di martedì è stata aperta la camera ardente - allestita dalle onoranze funebri di Francesco Duranti - presso l'Ospedale San Donato. Il funerale del ragazzo si terrà domani, giovedì 27 giugno, alle ore 15, alla Pieve.

La tragedia in Valsassina

Il lavoro a Milano e la scomparsa

Lorenzo Bruni era un consulente di impresa che lavorava per il colosso Deloitte, nella sede i Milano. Lo scorso novembre si era trasferito nella capitale finanziaria italiana per questo nuovo impiego. A tradirlo è stato il suo amore per il parapendio, una passione per la quale aveva conseguito anche un brevetto. Domenica, alle 15, il lancio fatale dall'Alpe Giumello, nell'anello di monte Muggio. Un luogo incantato con una vista mozzafiato, tra rilievi, verde e specchi d'acqua sottostanti. Qualcosa però è andato storto: una delle ali si sarebbe chiusa e il paracadute di riserva non si sarebbe aperto. Il giovane così sarebbe caduto perpendicolare sulle rocce dei monti nei pressi dell'abitato di Vendrogno, in provincia di Lecco.

Lorenzo, il giovane consulente innamorato della montagna

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