Malgrate, ricostruita la dinamica dell'incidente costato la vita a Zoran Dimov
L'auto guidata dal nipote di ventidue anni sarebbe sbandata a destra, prima del testacoda e dello schianto fatale. Ile Dimov nel pomeriggio di ieri 30 ottobre è stato operato per le ferite gravi.
La Mitsubishi Evo con a bordo Ile e Zoran Dimov, 22 e 47 anni, entrambi residenti nel rione lecchese di San Giovanni, avrebbe prima sbandato a destra, colpendo il muro di un edificio sul ciglio della della ex Statale 36, per poi compiere il testacoda e schiantarsi contro il guardrail al centro della carreggiata.
L'impatto ha devastato il lato sinistro dell'auto con targa bulgara, centrando in pieno il passeggero: la vettura, non prodotta per il mercato italiano, aveva infatti la guida a destra. Zoran Dimov, seduto da quel lato, non ha avuto scampo ed è deceduto sul colpo.
Questa la ricostruzione della dinamica dell'incidente violentissimo avvenuto ieri 30 ottobre intorno alle 11.30 a Malgrate, nel quale ha perso la vita il 47enne, zio del conducente. Dai rilevamenti sembrerebbe che il 22enne stesse viaggiando a una velocità vicina ai 200 chilometri orari.
Ricoverato in codice rosso dopo lo schianto, Ile Dimov è stato sottoposto a un intervento chirurgico nel pomeriggio di ieri e le sue condizioni, tuttora critiche, sono tenute sotto osservazione al reparto di neurorianimazione dell'ospedale Manzoni, in prognosi riservata.
Solo il caso ha evitato che l'incidente costato la vita a un uomo non si trasformasse in una strage: a pochi metri dall'edificio contro il quale si è inizialmente schiantata la Mitsubishi, sul marciapiede, si trovava una decina di alunni della scuola primaria di Malgrate, appena usciti da un parchetto del paese.