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Cronaca

Tragedia in Valtellina: a soli 38 anni è morto il Ragno Matteo Bernasconi

Travolto da una valanga nel Canale della Malgina, sul Pizzo del Diavolo, il suo corpo è stato recuperato all'alba dagli uomini del Soccorso alpino. Aveva partecipato alle indimenticabili spedizioni in Patagonia. I Maglioni rossi: «Ciao Berna»

Una tragica notizia ha scosso il mondo dell'alpinismo, lecchese e non solo. A soli 38 anni è morto Matteo Bernasconi, ragazzo solare e padre, uno dei membri di spicco dei Ragni di Lecco.

Il suo corpo senza vita è stato recuperato questa mattina dagli uomini del Soccorso alpino (nella foto sotto, le operazioni). Bernasconi è stato travolto ieri da una valanga nel Canale della Malgina, al Pizzo del Diavolo, in Valtellina. L'allerta era partita nella serata di martedì. Gli uomini del Cnsas sono riusciti a concentrare le ricerche in una zona dopo avere riconosciuto l'auto dello sfortunato alpinista. Dopo alcune ore, purtroppo, il tragico rinvenimento.

Hanno partecipato all'intervento il Cnsas - VII Delegazione Valtellina Valchiavenna, Stazione di Sondrio, con tecnici e Ucv (unità cinofile da valanga) e con il Sagf, Soccorso alpino Guardia di finanza. Sul posto è giunto l'elicottero di Areu partito da Caiolo.

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Il profilo di Matteo Bernasconi

Classe 1982, originario di Como, Bernasconi faceva parte dei Ragni Lecco dal 2003; nel 2011 era diventato Guida alpina.

Appassionato di montagna in ogni sua espressione, dall'arrampicata al ghiaccio all'alpinismo e allo sci, aveva partecipato a tutte le spedizioni dei "Maglioni Rossi" in Patagonia, in tutto sette dal 2006 al 2013, con l'apertura di diverse nuove vie e momenti comunque indimenticabili come l'avventura, complicatissima, del 2012 sulla parete Ovest della Torre Egger con Matteo Della Bordella, quando i due furono costretti a desistere a pochi metri dal traguardo.

Numerose sono le attestazioni di cordoglio che in questi minuti si stanno susseguendo per Matteo, conosciuto e stimato nel Lecchese per le sue imprese in montagna e non solo.

I Ragni di Lecco, nello sgomento di una notizia terribile, lo hanno abbracciato idealmente con "Ciao Berna" sui propri canali social e con poche, commosse parole sul sito ufficiale. 

" In questo momento non abbiamo parole per esprimere il nostro cordoglio. Possiamo solo stringerci in un grande abbraccio alla sua famiglia e a tutti gli amici che hanno avuto l’onore di conoscerlo e di legarsi con lui in montagna. "

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