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Cronaca Bosisio Parini

Istituto Medea di Bosisio: ambiente virtuale, riabilitazione reale

L'istituto scientifico Medea inaugura, il 13 giugno, con la partecipazione del presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, il primo laboratorio di realtà virtuale e analisi di movimento in Italia

Il piccolo paziente passeggia nel bosco, guida una barca o si destreggia in un labirinto mentre il riabilitatore effettua valutazioni funzionali: da oggi è possibile con il Grail (Gait Real-time Analysis Interactive Lab). Il sistema rappresenta l’ultima frontiera della medicina riabilitativa e consente l’acquisizione di dati, la valutazione e la riabilitazione mentre il paziente esegue esercizi in un ambiente di realtà virtuale immersivo e integrato. 

Il Grail è stato installato per la prima volta in Italia presso l’istituto scientifico Medea – La Nostra Famiglia di Bosisio Parini (LC) e verrà inaugurato il 13 giugno alle ore 9.30. 

Si tratta di un laboratorio interattivo in cui il soggetto viene immerso in realtà virtuali e ambienti naturali di camminata. E’ costituito da una piattaforma dinamica con un tapis roulant a doppia cinghia, un sistema di rilevazione del movimento a 10 telecamere ottiche, tre videocamere e un complesso software che gestisce e rende flessibile l’intero sistema. L’integrazione con uno schermo cilindrico a 180° immersivo, sul quale vengono proiettati diversi ambienti di realtà virtuale, permette al soggetto di eseguire esercizi in un ambiente naturale arricchito e crea condizioni di stimolo multisensoriale.

Grazie al Grail sarà possibile acquisire dati di cinematica e di cinetica e valutare la performance motoria del soggetto: il tutto in un ambiente di gioco virtuale e in tempo reale. I parametri sono infatti disponibili durante la sessione, sia come feedback al paziente, sia come supporto al riabilitatore. Inoltre il rapporto sulla camminata è disponibile immediatamente al termine della sessione di lavoro, grazie ad uno strumento di elaborazione off-line che fornisce un’analisi approfondita e interattiva dei dati. Altri punti di forza del sistema sono il movimento della pedana in direzione longitudinale e laterale, che permette di identificare e di quantificare le strategie di compensazione o la stabilità dinamica, e la modalità a velocità autogestita, che permette al soggetto di camminare alla velocità che preferisce, con la pedana e l'ambiente di realtà virtuale perfettamente sincronizzati.

“In fase iniziale il laboratorio sarà utilizzato a scopo di ricerca e in seguito per la riabilitazione di pazienti con patologie neurologiche e ortopediche – afferma la dottoressa Anna Carla Turconi, responsabile della UO di riabilitazione funzionale al Medea. 
L’esiguità di indicazioni puntuali sull’utilizzo della strumentazione su soggetti di età pediatrica richiede infatti una prima fase di caratterizzazione del sistema e delle sue potenzialità. In letteratura vi sono solo pochissimi studi che riguardano la fattibilità nel bambino con paralisi cerebrale infantile e l’efficacia in soggetti adulti amputati e protesizzati. Inizialmente verrà quindi valutata l’adattabilità all’ambiente di realtà virtuale in soggetti sani volontari.

In seguito verrà identificato un piccolo gruppo di pazienti che saranno sottoposti ad un esame del cammino. 
“Potremo così mettere a punto protocolli riabilitativi che consentiranno di erogare la terapia sotto forma di gioco, con esercizi divertenti e coinvolgenti che, soprattutto nei bambini, garantiscono un sicuro aggancio interattivo”, conclude la dottoressa Turconi.

Il laboratorio è stato installato dopo attribuzione di fondi per assegnazione di progetto ministeriale “Conto Capitale”. 

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