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Cronaca

Metastasi, Rusconi: istanza di domiciliari e richiesta di essere interrogato in procura

All'interrogatorio di garanzia a seguito dell'inchiesta Metastasi Marco Rusconi si è avvalso della facoltà di non rispondere e ha fatto richiesta di essere interrogato in procura. Il suo legale Colombo ha altresì chiesto di revocare la custodia cautelare in carcere e di disporre i domiciliari

Nell’interrogatorio di garanzia che ha avuto luogo sabato 5 aprile,  Marco Rusconi, accusato di  aver ricevuto  una mazzetta da 5mila euro rispetto agli iniziali 10 mila che gli erano stati promessi da alcuni esponenti della società legata alla famiglia Trovato, dei quali però, si è sempre dichiarato estraneo ai fatti, ha chiesto di poter essere interrogato in procura, avvalendosi della facoltà di non rispondere in aula. 

La difesa intanto ha fatto istanza di revoca della custodia cautelare in carcere chiedendo di sostituirla con i domiciliari.
Secondo lo stesso avvocato Colombo, nonostante lo choc iniziale, il sindaco di Valmadrera ora è lucido e sta studiando la strategia di difesa migliore.

Inoltre, mercoledì 9 aprile, il primo cittadino di Valmadrera potrà riabbracciare i suoi famigliari dopo una settimana che lo ha visto isolato da tutti.

Sabato sono stati ascoltati anche altri 4 dei 10 finiti in manette settimana scorsa nell’inchiesta Metastasi: Mario Trovato, Ernesto Palermo, Antonello Redaelli e Claudio Borganzone, accompagnati dal loro legale Marcello Perillo. Anch’essi hanno deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere e come Rusconi si dichiarano estranei ai fatti.

A detta della loro difesa, gli affari oggetto dell’inchiesta erano leciti, così come i colloqui non erano affatto come sono stati raccontati nelle intercettazioni.

Mercoledì 8 aprile l’avvocato Perillo, legale di  Trovato, Palermo,redaelli e Borganzone, dovrebbe ricevere il fascicolo completo dei documenti e giovedì incontrerà nuovamente i suoi clienti.
 

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