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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Montevecchia

Brianza: millecinquencento firme per dire "no" alla fusione dei parchi

E' nato il comitato per il no alla fusione del PLIS "Monte di Brianza” (San Genesio) nel parco di Montevecchia e del Curone

Cittadini, cacciatori, pescatori sportivi, proprietari terrieri hanno deciso di dare vita a una raccolta di firme e di costituire un comitato spontaneo per manifestare il proprio dissenso alla fusione del PLIS "Monte di Brianza".

I fondatori di questo comitato sono Luigi Carissimi (presidente Federcaccia della Provincia di Lecco), Massimo Colombo, della ANUU migratoristi, Delio Baglioni, presidente dell’ATC Meratese, l’Avv. Stefano Simonetti, presidente FIPSAS della provincia di Lecco, Brambilla Riccardo e Montanelli Giuseppe di Valgreghentino, in rappresentanza dei proprietari terrieri all’interno del PLIS .

La raccolta di firme è iniziata dopo l’interrogazione presentata presso la Provincia di Lecco e quella pendente presso il Consiglio Comunale di Olginate.

A tutt’oggi sono state raccolte 1500 firme, le quali saranno trasmesse al prossimo Presidente dela Regione Lombardia per dire "no" a maggiori vincoli e maggiore burocrazia sulle nostre montagne.

Così il Portavoce del Comitato Stefano Simonetti: «Il PLIS "Monte di Brianza" non ha mai funzionato e si poteva chiudere, ovvero fondere con la Comunità montana. Il Comitato intende rappresentare i tanti cittadini stanchi di vincoli divieti e limiti. Oggi nasce un comitato che unisce cacciatori, pescatori, proprietari terrieri e sportivi che vogliono una montagna libera e utilizzabile da tutti. Chiederemo un incontro urgente con il prossimo Presidente della Regione Lombardia per dire "no" alla fusione con il Parco di Motevecchia, per dire "no" ad una ulteriore estensione degli istituti di tutela su aree faunistiche-venatorie e per dire "no" a maggiori vincoli per i tanti proprietari terrieri nel Monte di Brianza”.».

«La raccolta firme continua - conclude Simonetti -. Il Comitato promuoverà incontri pubblici e convegni, per favorire il maggiore utilizzo delle nostre montagne senza vincoli e con meno burocrazia e per rappresentare a tutti i cittadini che il PLIS può esse gestito anche dalla Comunità Montana senza vincoli e divieti».

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