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Poliziotto aggredito sul treno: rimangono in carcere i picchiatori

I due nigeriani sono comparsi di fronte al giudice per le indagini preliminari, che ha allungato la loro permanenza a Pescarenico

Rimarranno in carcere Fredom Emighare (23 anni) e Celestine Chukunka (24), i due giovani nigeriani che domenica pomeriggio hanno aggredito e mandato all'ospedale Mauro Guilizzoni, assistente capo della Polizia di Stato in borghese, sul treno Milano-Lecco. I due giovani, trasferiti dal carcere di Pescarenico e ascoltati nel pomeriggio presso l'aula del Tribunale di Lecco, sono comparsi di fronte al Gip Paolo Salvatore: il giudice per le indagini preliminari non ha confermato il fermo per i due, fermati nel fine settimana presso la stazione di Calolziocorte, ma ha accordato la custodia cautelare in carcere proposta dall'accusa.

Altri sei, almeno, i connazionali che, con loro, hanno agito sul convoglio, colpendo con calci e pugni il malcapitato agente, entrato in azione per rispondere a una richiesta d'aiuto del capotreno. Dieci i giorni di prognosi per Guilizzoni, trasferito presso l'ospedale "Manzoni" in codice giallo al termine del primo soccorso avvenuto in città. I due nigeriani, residenti presso delle strutture d'accoglienza di Cologno Monzese e Pizzighettone.

I due saranno giudicati, tra qualche mese, presso il Tribunale di Monza.

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