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Cronaca

La Protezione civile lecchese al lavoro in Romagna: "Fango dappertutto"

Partito nella notte tra sabato e domenica il primo contingente di 10 volontari, che sarà sostituito giovedì dal secondo. Michele Motta: "Spostamenti difficili. Cerchiamo di dare piccole soddisfazioni alle persone alluvionate"

C'è anche il Lecchese in prima fila per aiutare le popolazioni alluvionate in terra romagnola. È partito infatti nella notte, direzione Bagnacavallo, il primo contingente di Protezione civile allestito dal Comitato Coordinamento Volontari Lecco. 

Si tratta di 10 volontari appartenenti a diverse realtà (i gruppi comunali di Garlate, Olginate, Merate, Calolziocorte, Dervio, Cortenova, Dervio, più Cv Lecco, Corpo Pc della Brianza, Pc Osnago Nucleo I) che giovedì prossimo saranno avvicendati da altrettanti e così via ogni quattro giorni, almeno per il prossimo mese.

Coinvolte tutte le 54 organizzazioni di Pc

"Organizziamo due missioni a settimana insieme alle province di Sondrio, Como e Varese, per un totale di 40 volontari alla volta come da indicazione di Regione Lombardia - spiega Michele Motta, vicepresidente del Ccv Lecco che raggiungerà l'Emilia nella missione in partenza giovedì, dando così idealmente il cambio alla presidente Domizia Mornico, partita con il primo contingente - Cercheremo di coinvolgere tutte le 54 organizzazioni di Protezione civile attive nel nostro territorio. Il centro di coordinamento è stato allestito in un palazzetto a Bagnacavallo, ma attualmente siamo impegnati a Sant'Agata sul Santerno in operazioni di svuotamento di case e garage. Abbiamo portato, come da indicazioni, motopompe, moduli antincendio che servono per il lavaggio e la rimozione del fango, oltre a badili e attrezzi per spalare. Il livello dell'acqua non è alto come nei giorni scorsi, altrimenti sarebbe impossibile fare qualsiasi cosa, ma la situazione resta critica e c'è tantissimo fango da rimuovere".

Grande mobilitazione della gente

Come riferito dai volontari attualmente impegnati sul campo, "la risposta di solidarietà e la mobilitazione sono grandi - continua Motta - Non solo dalle forze coordinate di soccorso, anche dalla gente comune. Oggi, ad esempio, essendo domenica sono giunte tantissime persone da fuori per dare una mano".

La Protezione civile lecchese ha allestito a Bagnacavallo una propria postazione fissa. "Una squadra, da Bulciago, è impegnata in operazioni di servizio logistico per allestire la nostra stuttura con due container che useremo da deposito attrezzatura: al momento lì non si riuscirebbe a trovare nemmeno una vite. I volontari mi hanno confermato che la principale difficoltà è proprio muoversi: hanno impiegato tantissimo per compiere il tragitto tra Bagnacavallo e Santagata, comuni distanti nemmeno 30 chilometri. Le persone hanno perso tutto, c'è chi cerca di recuperare anche soltanto un fazzoletto e cerchiamo di dare loro piccole soddisfazioni. In questa situazione purtroppo tragica siamo orgogliosi di poter fare la nostra parte".

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