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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Silea, Colombo sul teleriscaldamento: "Ecco come sono andate le cose"

L'AD dell'azienda valmadrerese ripercorre le tappe e indica il percorso che verrà effettuato

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di LeccoToday

In merito al dibattito emerso in occasione dell’ultimo Consiglio comunale di Lecco e alle prese di posizione di numerosi esponenti politici, che hanno trovato ampio spazio su tutti i media del territorio, ritengo sia necessario esprimere alcune considerazioni che mirano a fare chiarezza. 

In premessa occorre precisare che SILEA SpA ha richiesto al Comune di Lecco, come a tutti gli altri Comuni Soci, di esprimersi sull’affidamento alla nostra Società del ciclo integrato dei rifiuti – che comprende le attività di igiene urbana, raccolte, recupero e smaltimento rifiuti - dal 2018 al 2029. 
Ad oggi, con le deliberazioni assunte dai Consigli comunali di Lecco e Calolziocorte, sono 80 i Comuni soci ad essersi espressi favorevolmente, con percentuale del 92 per cento circa delle quote azionarie della nostra Società.
Non abbiamo dunque richiesto alcun “via libera” per la realizzazione del progettato teleriscaldamento. Ma, come spiegato nelle varie riunioni a cui ho avuto modo di prendere parte insieme allo staff aziendale, ogni atto relativo alla realizzazione del teleriscaldamento dovrà essere discusso ed approvato in tutti i Consigli comunali con una delibera dedicata e, successivamente, essere approvato dall’Assemblea dei Soci di SILEA SpA.

Tuttavia, come detto, la discussione in merito all’affidamento alla nostra Società del ciclo integrato dei rifiuti dal 2018 al 2029 ha inevitabilmente generato una discussione più ampia, dove sono state dette non poche inesattezze.

In primo luogo SILEA SpA si è sempre mossa seguendo un preciso indirizzo dei suoi Soci. Infatti, l’8 giugno 2011, l'Assemblea dei Soci approvava la proposta del Consiglio di amministrazione, a seguito di quanto già prescritto da Regione Lombardia nella VIA (Valutazione  di Impatto Ambientale), di procedere alla progettazione del teleriscaldamento e alla redazione del relativo piano economico finanziario. 
Successivamente, a seguito del rilascio della nuova AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) da parte di Regione Lombardia, sempre l’Assemblea dei Soci in data 30 ottobre 2014 dichiarava di apprezzare e condividere le prescrizioni poste in essere da Regione Lombardia finalizzate a predisporre la progettazione definitiva del teleriscaldamento entro la fine del 2015.

In secondo luogo, indipendentemente dal fatto che il teleriscaldamento si realizzi – come auspichiamo – o meno, va precisato che l'impianto di termovalorizzazione è comunque autorizzato ad operare fino al 2030 al massimo carico termico (163.020 Mj/ora). Il calore prodotto dall’impianto, tolta la parte necessaria utilizzata per produrre energia elettrica, viene attualmente disperso: si parla di circa 100 mila MWt.
Considerando un prezzo medio di vendita di 85 Euro ogni MWt, significa che ogni anno sprechiamo ben 8 milioni e mezzo di Euro.
Il teleriscaldamento porterebbe la comunità lecchese a risparmiare ben 7 milioni mc di metano all’anno e  ad evitare la dispersione di 16 mila tonnellate annue di CO2 prodotte dagli impianti di riscaldamento. Ben 35 mila sarebbero gli abitanti equivalenti che potrebbero usufruire del teleriscaldamento.

Concludo sottolineando come, se è vero che il Comune di Lecco è il Socio che ha il maggior numero di azioni (23%) di di SILEA SpA, è pur vero che i Consiglieri di Lecco devono comunque ricordarsi che il restante 77% è di proprietà degli altri Comuni Soci.

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