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Spacciatori intercambiabili e controllo delle piazze: banda smantellata

Arresti anche in provincia di Lecco: così funzionava il sistema della gang

Spaccio e presidio del territorio erano le costanti. Almeno fino all'intervento dei carabinieri. Maxi operazione antidroga tra la Lombardia e il Piemonte da parte dei carabinieri di Busto Arsizio (Varese), coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia delle procure di Milano e Busto (rispettivamente i pm Stefano Ammendola e Ciro Caramore). I carabinieri, in particolare, hanno eseguito 20 ordinanze di custodia cautelare in carcere e 2 ai domiciliari, firmate dal gip del Tribunale di Milano, a carico di 20 albanesi e 2 italiani, nelle province di Varese, Milano, Lecco, Bergamo e Novara. Gli indagati sono quasi tutti legati tra loro da vincoli di parentela e avevano costituito un'organizzazione per controllare lo spaccio di droga tra il Varesotto e l'Alto Milanese. Lo riporta MilanoToday.it.

Durante l'indagine, chiamata 'Turn over' per la particolare capacità dei vertici di avvicendare, all'incirca ogni tre mesi, gli spacciatori che operavano nei vari territori, erano già scattati 6 arresti: secondo gli investigatori, ciò non ha impedito a coloro che sono considerati i vertici dell'organizzazione di continuare a gestire lo spaccio di sostanze stupefacenti. Sempre nelle fasi d'indagine erano stati sequestrati 20 chili di cocaina, 10 di eroina, 81 di hashish e 453mila euro in contanti.

Tra gli arrestati c'è il fratello di uno dei due cugini uccisi a Canegrate (Milano) il 10 novembre del 2016 nell'ambito di una guerra tra bande di spacciatori albanesi rivali. Per il duplice omicidio erano stati arrestati nel 2017, e condannati l'anno seguente, 5 albanesi, con pene tra i 16 e i 20 anni di reclusione.

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