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Cronaca Corso Bergamo

Strage di Chiuso, la sentenza: dieci anni in ospedale psichiatrico per Edlira Copa

La donna, incapace di intendere e di volere, è stata assolta per il triplice infanticidio

Avrebbe ucciso a coltellate Simona, Keisi e Sidny, di 13, 10 e 3 anni, in preda a una psicosi, probabilmente con l'intento di distruggere se stessa, oltre che la sua famiglia: Edlira Copa, la donna di origini albanesi che la notte fra 8 e 9 marzo 2014 massacrò le sue bambine nella loro abitazione di Chiuso, è stata giudicata incapace di intendere e di volere e oggi 19 maggio il Tribunale ha stabilito che dovrà trascorrere i prossimi dieci anni in un ospedale psichiatrico. A causa dell'infermità mentale, infatti, la donna è stata assolta.

Edlira sarà reclusa in una Rems, Residenza per l'esecuzione delle misure di sicurezza, come stabilito dal Giudice per le indagini preliminari Massimo Mercaldo: per il momento rimarrà all'ospedale psichiatrico giudiziario di Castiglione delle Stiviere, dove si trova in cura da alcuni mesi, e non sarebbe previsto un suo trasferimento nel breve periodo.

La notte tra l'8 e il 9 marzo dello scorso anno, nell'appartamento di corso Bergamo in cui abitava con le figlie, la 38enne uccise le tre bambine con un numero elevatissimo di coltellate, rimanendo ferita lei stessa. Nonostante i primi sospetti sull'ex marito e padre delle bambine, Baksim Dobrushi, le indagini hanno portato a individuare lei come responsabile dell'accaduto, colpa poi confessata agli inquirenti. Le sue condizioni psichiatriche, però, hanno dimostrato come la donna non fosse cosciente delle azioni efferate compiute.

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