rotate-mobile
Cronaca

Zamperini: «Chiudete sito web e sede agli anarchici lecchesi»

Comparse in città nuove scritte di solidarietà a Vincenzo Vecchi dopo l'arresto, e insulti alle forze dell'ordine. L'esponente Fdi: «Intervengano sindaco e assessore alla Cultura»

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di LeccoToday

«Ieri, dopo che l'8 agosto scorso Vincenzo Vecchi è stato finalmente arrestato in Francia dove era latitante da 7 anni in seguito alla condanna per le violenze del G8 a Genova, le mura della città sono state imbrattate da decine di scritte contro le forze dell'ordine, contro lo Stato, esprimendo solidarietà a "Vince" e proponendo di dare fuoco alle patrie galere: forse è giunto per davvero il momento di far provare l'esperienza inebriante del carcere a qualcuno di questi parassiti. 

Infatti, oltre che il danno materiale provocato dalle scritte, è molto peggio l'aggressione ideologica e morale che questi perditempo hanno fatto sul loro blog: una violenza inaccettabile!

Dopo alcuni proclami deliranti e attestati di stima per il bandito del G8, gli anarchici nostrani si definiscono "realmente complici" con la sua scelta di latitanza. Proseguono definendo la Digos e la Ucigos come delle "merde" e si dicono entusiasti che questo arresto abbia gettato la "benzina sul fuoco della lotta a questo sistema". Vanno avanti in un'escalation d'odio arrivando a scrivere cose come questa: "la rabbia che percorre le nostre vene è tanta, ma questa rabbia non potrà che scatenarsi contro il potere e i suoi apparati, con sempre più vigore". Concludono solidarizzando con Vincenzo Vecchi e augurando la "morte allo Stato" per mano dell'anarchia. Queste sono davvero parole inaccettabili e piene d'odio che ci interrogano sull'opportunità che lo Stato non ritenga di dover approfondire e indagare questi sedicenti anarchici lariani. Almeno che questa pagina venga rimossa e bloccata!

Dopo lo sgombero degli anarchici, scritte contro le forze dell'ordine al Crotto del Brick

Sappiano che questi "bricconcelli", come si fanno chiamare, si ritrovano saltuariamente presso una sede, "l'Arrotino", in via Primo Maggio a Lecco. Dunque, anche dopo fatti incresciosi legati ad occupazioni abusive, credo sarebbe bene chiudere sia il loro sito che la loro sede per un pochino di tempo, almeno finché non si saranno scusati e avranno riparato ai danni causati dalle loro scritte infamanti ed imbrattanti. Per quanto mi riguarda, rinnovo ciò che ho già detto in passato: la città di Lecco non cadrà mai nella loro trappola propagandistica che vorrebbe vedere gli "sbirri" morti e nemici della popolazione. Chi vuole riportare un clima d'odio, di paura e di prevaricazione contro la nostra comunità e contro gli uomini in divisa, deve essere fermato! Noi stiamo dalla parte delle Forze dell'Ordine, alle quali va tutta la mia solidarietà.

In tutto questo, il sindaco di Lecco, Virginio Brivio, continua a dormire: non una parola da parte sua. Forse è in vacanza o forse non vuole inimicarsi possibili simpatie dalla sinistra estrema che l'anno prossimo potrebbe sostenere un'alleanza più ampia assieme al Pd. Intervenga allora l'assessore alla Cultura, nonché papabile candidato del Csx nel 2020, Simona Piazza, prendendo le distanze da simili atteggiamenti: dimostri di non voler strizzare l'occhio a un mondo che spesso utilizza la scusa dell'antifascismo per generare odio e violenza.

Giacomo Zamperini, già consigliere comunale di Lecco e dirigente regionale di Fratelli d'Italia

Si parla di
Sullo stesso argomento

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Zamperini: «Chiudete sito web e sede agli anarchici lecchesi»

LeccoToday è in caricamento