Casinò di Campione, scongiurati i 156 licenziamenti
I dipendenti hanno detto sì all'accordo per evitare il taglio grazie a un referendum interno. Esuberi limitati a 30 persone, riduzione di orario e contenimento dei costi
Scongiurati i 156 licenziamenti paventati al Casinò di Campione d'Italia. I dipendenti hanno detto sì all'accordo per evitare il taglio, grazie a un referendum interno. A partecipare, 428 lavoratori dell'azienda, oltre l'80% del totale. Inequivocabile l'esito: 292 voti a favore dell'ipotesi di accordo, pari a circa il 70%.
«A fronte di tale esito - fa sapere la direzione della casa da gioco in una nota ufficiale datata giovedì 17 maggio 2018 - si è pervenuti alla formalizzazione, con le organizzazione sindacali, dell'intesa presentata il 12 maggio 2018 che costituisce un tassello fondamentale del piano di ristrutturazione aziendale e una solida base su cui lavorare per il superamento dell'attuale grave momento di crisi, ponendo i presupposti - in presenza di ulteriori successivi indispensabili adempimenti anche degli altri soggetti coinvolti - per giungere al superamento della procedura concorsuale pendente e garantire il rilancio della società».
La notizia su Qui Como
Gli esuberi, continuano dalla direzione, saranno limitati a 30 persone individuate tra coloro che hanno già maturato il diritto alla pensione o che hanno i requisiti per poter accedere, attraverso la procedura Fornero, al cosiddetto trattamento di isopensione, sino all'accompagnamento alla pensione.
L'accordo prevede anche una «indispensabile rimodulazione d'orario e contenimento dei costi del personale, compatibili con l'attuale situazione di mercato e aziendale».
Tra le decisioni intraprese anche quella dell'esternalizzazione del servizio di ristorazione affidandolo a terzi con l'obiettivo di sviluppare l'attività e il bacino di clienti, con l'impegno del mantenimento dei livelli occupazionali e del trattamento economico e normativo.
I vertici esprimono soddisfazione
«In tale contesto - prosegue la nota - la Direzione opererà con il massimo impegno e serietà professionale e confida che tutti gli altri soggetti coinvolti diano il loro contributo fattivo - nel rispetto dei reciproci ruoli - affinché il percorso di risanamento, oggi indispensabile, sia attuato, essendo indispensabile per la sopravvivenza dell'Azienda. I lavoratori, chiamati a valutare l'ipotesi di accordo con un referendum, hanno mostrato grande senso di responsabilità, nonché di credere nella serietà del percorso delineato dal management aziendale, fiducia chiaramente espressa dagli esiti referendari e indispensabile per voltare pagina e rilanciare l'azienda».