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Economia

Emergenza Coronavirus, approvato il Decreto "Salva economia"

Aiuti a famiglie, imprese, lavoratori e sanità. Ecco il piano del governo per fronteggiare l'emergenza coronavirus. I punti del decreto "Cura Italia" da 25 miliardi di euro

È stato varato questo pomeriggio, dopo un Consiglio dei ministri straordinario, il Decreto "salva economia" per far fronte all'emergenza Coronavirus. Seguirà, per diventare operativo, l'approvazione di Camera e Senato. Una vera e propria manovra economica extra, da 25 miliardi di euro, a sostegno di famiglie, imprese e lavoratori pubblici e privati, single o genitori, autonomi, dipendenti o cococo. E il differimento di adempimenti e alcuni versamenti per i contribuenti.

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Finanziamenti aggiuntivi

Vediamo cosa prevede il piano del governo nel dettaglio, precisando che le misure per rinviare le scadenze fiscali a partire già dalla scadenza del 16 marzo avranno efficacia retroattiva. Roberto Gualtieri, ministro dell'Economia, ha parlato in primis di «un finanziamento aggiuntivo molto significativo per il Sistema sanitario nazionale e la Protezione civile da quasi 3,5 miliardi». Il secondo capitolo del decreto, «che vale più di 10 miliardi», riguarda il sostegno all'occupazione, la difesa del lavoro e del reddito «affiché nessuno perda il posto di lavoro a causa del coronavirus».

Tutela dei lavoratori autonomi e non

Il ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo, ha spiegato che sono previste risorse per 1,3 miliardi per il Fondo di integrazione salariale e 3,3 miliardi per la cassa integrazione in deroga che andrà a coprire anche le aziende con un solo dipendente. È stata confermata la copertura «di tutti i lavoratori autonomi, stagionali e di altre forme con un assegno di 600 euro per il mese di marzo». Per gli autonomi e i liberi professionisti, ha aggiunto il ministro Catalfo, «questo primo decreto stanzia circa 3 miliardi a tutela del periodo di inattività». Per queste ultime categorie è prevista anche la sospensione dei contributi previdenziali.

Sospensione di rate e tributi

E ancora: sospensione delle rate di mutui e dei prestiti, con garanzie pubbliche. Nello specifico, la rata del mutuo sulla prima casa può essere sospesa per chi non riceve lo stipendio in questi giorni. Per i lavoratori in quarantena, si conferma il computo del periodo di astensione dal lavoro come malattia.

Confermata anche la sospensione degli obblighi di versamento di tributi e contributi (Iva e Irpef in scadenza oggi, per esempio): il ministro dell'Economia ha parlato di un differimento al 31 maggio «per le imprese che fatturano fino a 2 milioni» e anche oltre questo limite per le categorie colpite direttamente dalla crisi, come ristorazione, turismo, trasporti, sport, cinema e teatri. Stop alle cartelle esattoriali e ai controlli fiscali.

Sul fronte delle famiglie, per i genitori lavoratori del settore privato che hanno figli con non più di 12 anni è prevista l'estensione del congedo parentale a 15 giorni o in alternativa un voucher baby-sitter da 600 euro  per chi ha bisogno di curare i figli (1,6 miliardi stanziati con un bonus ulteriore "speciale" per il personale sanitario). Per quel che riguarda i permessi della legge 104, per il periodo marzo-aprile saranno estesi a dodici giorni.

Seicento milioni di euro vanno invece al settore aereo per far fronte ai danni subiti dall'emergenza Coronavirus: si autorizza anche per Alitalia «la costituzione di una nuova società interamente controllata dal Ministero dell'economia e delle Finanze ovvero controllata da una società a prevalente partecipazione pubblica anche indiretta».

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