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Economia

Appello per Lecco presenta il suo progetto per la Grande Lecco, «un confronto necessario»

Rinaldo Zanini, presidente, Corrado Valsecchi, fondatore, e Paolo Valsecchi, scrittore della guida, hanno presentato il libro scritto per illustrare brevemente il progetto dell'associazione

Appello per Lecco, terminato anche l'effetto dell'onda lunga delle elezioni del 4 marzo, è tornata ad accendere i riflettori sulla Grande Lecco, progetto messo in cima al programma della lista civica e riproposto con forza oggi, dopo qualche anno di distanza, con l'atto della presentazione del libro "La Grande Lecco: un confronto necessario". La guida di centoventi pagine, scritta dal giornalista Paolo Valsecchi, è dedicata all'ex sindaco di Malgrate Gianni Codega, scomparso nel giugno del 2015, traccia la via da seguire per creare un'unica, grande città, perchè «abbiamo tutti bisogno degli stessi strumenti per vivere, condividere e lavorare. Affrontare tutto come piccole comunità non fa che farci partire svantaggiati. Quello dell'accorpamento è un tentativo per rendere più efficace ed efficienti il modello di funzionamento dei comuni. Le differenze tra le persone che abitano le zone comprese non sono così ampie come si può credere.»

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Quello di Appello per Lecco, con la partecipazione di Massimo Simonetta di AnciLab, è un progetto che comprende Abbadia Lariana, Ballabio, Civate, Galbiate, Garlate, Lecco, Malgrate, Mandello del Lario, Morterone, Olginate, Pescate, Valmadrera e Vercurago. Su quali basi è stata scritto il libro? «Vuol essere una piccola guida per cosa s’intende quando si parla di Grande Lecco. Abbiamo analizzato i bilanci dei tredici comuni coinvolti, mettendo le carte in tavola e tutti i numeri necessari su cui riflettere. Abbiamo iniziato il nostro percorso dall’accorpamento dei comuni che oggi formano Lecco, analizzando la loro storia. I comuni, oggi, spendono 180€ a persona in media, 20 milioni in totale.» L'iter burocratico, ovviamente, comprende la necessaria opinione degli abitanti: «Bisogna passare da un referendum consultivo, che, secondo la nuova legge regionale, trova spazio circa a metà della procedura e non alla fine come accaduto nei casi di Verderio e La Valletta Brianza. Tutti i tredici comuni devono essere d’accordo. Se la fusione andasse a buon fine, ci sarebbero a disposizione contributi di due milioni annui per dieci periodi consecutivi. Venti milioni per lavorare dal punto di vista infrastrutturale». Un monito: «Questo libro non è uno studio di fattibilità.»

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L'obiettivo, in soldoni, è quello di costruire una città da centomila abitanti, che possa offrire ai cittadini i servizi e i cittadini di una metropoli lombardia. «Non abbiamo più possibilità di svilupparci all’interno - spiega Corrado Valsecchi, assessore comunale e fondatore di Appello per Lecco -. Un giro delle sponde del lago in barca richiede venti minuti, un giro a piedi intorno al lago non arriva a venti chilometri e passa per vari comuni. Dobbiamo ragionare in maniera diversa, ci serve qualcosa di diverso. Siamo noi gli artefici e i protagonisti del nostro futuro. Questo libro andrà ad amministratori, associazioni di categorie e parrocchie coinvolte nel nostro progetto, deve arrivare a tutti coloro che vogliono essere attori di questo cambiamento. Vogliamo davvero perdere questa grande occasione?»

Se ne parlerà, ovviamente, anche ai cittadini lecchesi: ad aprile verrà organizzato un incontro pubblico per spiegare nei dettagli qual è il progetto costruito da Appello per Lecco.

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